“Da oltre un anno, sempre da parte delle stesse persone, già identificate, leggiamo insulti e minacce nei confronti di Magistrati, Carabinieri, Poliziotti, Giornalisti e nei confronti della Dottoressa Lia Staropoli, Presidente dell’Associazione “ConDivisa”. Ci auguriamo che la Procura di Vibo Valentia metta fine a queste costanti e devastanti condotte persecutorie, ai danni di persone di comprovata onestà che hanno dedicato la propria esistenza a contrastare la ‘ndrangheta e ogni e di forma di criminalità”. Questa è la denuncia del Sindacato di Polizia Sap, che in una nota a nome di Giuseppe Gaccione, Segretario del Sindacato Autonomo di Polizia di Vibo Valentia, esprime solidarietà al Procuratore Marisa Manzini, Magistrato in prima linea contro la ‘ndrangheta e, alla dottoressa Lia Staropoli che, insieme a giornalisti, ad Appartenenti alle Forze di Polizia e a tutti i componenti dell’Osservatorio per monitorare la mafia sul web, sono oggetto, ancora una volta, di diffamazioni e minacce” da personaggi vicini alla ‘ndrangheta.
Rocco Morelli, Segretario Generale Regionale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia sostiene di aver subito denunciato i fondatori e gli amministratori dei primi gruppi social creati contro la dottoressa Lia Staropoli nonché i proprietari dei profili e gli autori delle minacce e dei post diffamatori nei quali si leggono offese e pesanti insinuazioni addirittura in relazione allo stato di gravidanza della dottoressa.
La dottoressa Staropoli, per i pochi che ancora non la conoscono, è una componente dell’esecutivo nazionale del movimento antimafia denominato “Ammazzateci Tutti” e autrice del libro – La “santa” setta- che spiega il potere della ‘ndrangheta sugli affiliati e il consenso sociale sul territorio.
Le minacce contro Lia Staropoli e Marisa Manzini hanno una chiara matrice criminale e vanno combattute con impegno , serietà e solidarietà di tutti gli italiani onesti.
di Roberta Preziosa