(di Emanuela Ricci) Dopo una pioggia incessante, in un’atmosfera surreale Gavignano ha rinnovato il voto alla Madonna delle Grazie. Una tradizione che dura da 340 anni. Nell’estate del 1678 una grave pestilenza colpì la popolazione causando tantissimi morti. I Gavignanesi quale ultimo atto, oramai rassegnati, si rivolsero al quadro di legno della Madonna delle Grazie invocando aiuto e protezione. La supplica fu esaudita il 3 Ottobre del 1679, il contagio improvvisamente cessò. La popolazione, riunita dinanzi all’immagine della Beata Vergine nella Chiesa di San Rocco, pronunciò il solenne voto di celebrare il 3 Ottobre di ogni anno la festa della Madonna, invocata con il significativo titolo “Madre delle Grazie”.
Il paese è sempre in fermento, eppure sono quasi 350 anni che si ripete il rito. Troppo il sentimento di gratitudine che intere generazioni si sono tramandate da padre in figlio. L’emozione è palpabile nel piccolo paese, le donne adornano i balconi con stoffe preziose dei colori della Madonna, il bianco e l’azzurro. Centinaia sono le piccole luci colorate che indicano il percorso della processione.
Gavignano si ferma e si trasforma in un coro religioso unico, sembra che il tempo si fermi. Il sottofondo della banda musicale viene spesso interrotto da “Evviva Maria Santissima”, questa è la frase che tutti intonano sia in chiesa sia durante la processione. Molto suggestivo è il momento in cui la statua della Madonna delle Grazie, scende dall’altare della chiesa verso i fedeli, scivolando su due robusti assi di legno, sapientemente posizionati. Subito dopo inizia la processione seguita da migliaia di fedeli che accorrono numerosi da tutti i paesi limitrofi, da Roma e da tante altre parti d’Italia. Prima dell’inizio della processione, quando oramai la statua è sulle spalle dei fedeli che la trasporteranno, molti sono quelli che si avvicinano alla statua della Madonna con gli occhi lucidi, la accarezzano e le donano oggetti cari, in segno di riconoscenza.
La ricorrenza religiosa è terminata con i fuochi d’artificio che hanno illuminato a festa tutta Gavignano, alla presenza del neo sindaco Ivan Ferrari, delle autorità politiche, religiose e militari dei Comuni confinanti.