Forte è l’impegno del mondo bancario a sostegno delle Fonti di Energia Rinnovabile: nel 2016, infatti, le principali banche operanti nel comparto, rappresentative del 40% del settore in termini di totale attivo, hanno assunto impegni di finanziamento per oltre 2,3 miliardi di euro.
Il dato è contenuto nell’ultima indagine Abi Lab “Le banche a sostegno dell’efficienza energetica e delle FER (Fonti di Energia Rinnovabile)”, condotta nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio “Banche e Green Economy”.
Dallo studio emerge, inoltre, che la maggior parte delle banche analizzate ha realizzato specifici prodotti di finanziamento per l’efficienza energetica dedicati, in particolare, a quattro target di clientela: PMI / Mid-CAP; Grandi Imprese; Servizi (Alberghi, Grande Distribuzione Organizzata, Centri Sportivi, Trasporti, etc.); ESCo (Energy Service Company) ossia le imprese specializzate in servizi energetici alla clientela. Il prodotto maggiormente utilizzato è il mutuo chirografario, soprattutto per il settore dei Servizi e per le ESCo. Andando ad analizzare le altre forme di finanziamento, il mutuo ipotecario è presente maggiormente nei finanziamenti per le Grandi Imprese, mentre il prestito finalizzato si riscontra in misura maggiore nei finanziamenti alle ESCo. La durata massima dei finanziamenti dei prodotti per i settori delle PMI/ Mid-CAP, Grandi Imprese e servizi è di 180 mesi, per le ESCO, invece è di 120 mesi.
Le nuove linee guida Abi Lab sulle diagnosi energetiche e il processo di acquisto dell’energia
Il mondo bancario è sempre più attento al tema dell’energia e dell’ambiente anche in termini di impatti diretti. Infatti, le banche gestiscono un vasto patrimonio immobiliare costituito da filiali, centri direzionali, centri elaborazione dati distribuito sull’intero territorio nazionale. Tra le novità introdotte in tale contesto nel 2017 vi sono le nuove linee guida Abi Lab per l’introduzione di metodologie di misura nell’ambito delle diagnosi energetiche del settore bancario realizzate in collaborazione con l’ENEA nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio Abi Lab sul “Green Banking”.
Il forte presidio delle banche nella gestione degli impatti diretti si traduce soprattutto in una gestione ottimizzata del processo di acquisto dell’energia. Tale gestione si esplica attraverso l’utilizzo di modelli di acquisto definiti “strutturati” che consentono di acquistare l’energia necessaria per i propri siti di consumo in diversi momenti dell’anno. Relativamente all’individuazione dei migliori momenti per l’acquisto, le banche hanno a disposizione il supporto di Abi Lab che monitora costantemente i mercati fisici e finanziari dell’energia nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio sui Mercati dell’Energia Elettrica e del Gas.