La Fimmg nazionale, Federazione italiana medici di famiglia, esprime “la propria vicinanza e solidarietà al medico di famiglia aggredito venerdì da un paziente nel suo studio a Ferrandina, in provincia di Matera, per un certificato finalizzato al rinnovo della patente”. Un documento nel quale, secondo quanto riferito dalla Fimmg locale, l’assistito chiedeva al dottore di dichiarare cose false. “Purtroppo assistiamo a continui episodi di aggressione ai danni di colleghi – afferma il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti – C’è ormai una mancanza di considerazione sociale della figura del medico, dovuta alla sempre maggiore perdita del ruolo assistenziale per le continue limitazioni della nostra capacità di accesso alle cure, sia per la diagnostica sia per la terapia”, nonché “per l’aggravarsi dei compiti burocratici che soffocano sempre di più la relazione di fiducia medico-paziente”. Per Scotti, “è giunto il momento che la politica si assuma la responsabilità di comunicazione dei limiti che appropriatezza e risorse limitate impongono, non lasciando invece solo ai medici questa responsabilità.