La Corea del Sud ha annunciato di avere terminato i lavori di installamento “provvisorio” dello scudo anti-missile di fabbricazione statunitense nel sud-est del Paese per contrastare la minaccia missilistica nord-coreana e che chiede colloqui con i Paesi interessati dallo spiegamento del sistema d’arma. Nella mattinata, il Ministero della Difesa di Seul ha annunciato che, all’impianto esistente, si sono aggiunti quattro nuovi intercettori, oltre ai due già operativi e alla stazione radar esistente nella località di Seongju, nel sud-est della Corea del Sud. Lo spiegamento del Thaad (Terminal High-Altitude Area Defense system) ha generato la protesta dei residenti di Seongju, che da mesi si oppongono all’installazione dello scudo anti-missile su un ex campo da golf. Il primo bilancio è di oltre trenta feriti nello scontro con i migliaia di agenti impiegati per contenere le proteste. La decisione di installare il sistema d’arma in Corea del Sud ha generato forti proteste da parte della Cina, che anche giovedi’ ha manifestato, tramite il Ministero degli Esteri, la propria opposizione allo spiegamento dello scudo nati-missile, citando la minaccia “agli equilibri regionali e agli interessi di sicurezza strategica” di Pechino.