Lunedì a Roma l’incontro fra i ministri dell’Economia di Italia e Francia, Pier Carlo Padoan e Bruno Le Maire, per provare a ristabilire i rapporti dopo lo sberleffo dato al governo italiano con la decisione di nazionalizzare temporaneamente i cantieri navali di Saint-Nazaire per non far finire il controllo della società Stx nelle mani di Fincantieri. Si punta a trovare un compromesso prima del vertice di fine mese, in programma il 27 settembre, fra il presidente Emmanuel Macron e il premier Paolo Gentiloni. In quella data è previsto un vertice politico a Lione e da qui ad allora, gli emissari delle due parti cercheranno la strada di un accordo che al momento sembra impraticabile. Dopo il muro contro muro, da Le Maire al Forum Ambrosetti è arrivata un’apertura al dialogo, annunciando che Parigi si appresta a presentare un’offerta migliorativa rispetto a quella respinta dal governo italiano che escludeva Fincantieri (società che ha lo Stato come azionista di riferimento) dal controllo del gruppo Stx. Pur senza svelare le carte sui possibili vantaggi per l’Italia della nuova proposta il ministro francese si è limitato a spiegare che la soluzione potrebbe includere anche una collaborazione militare. Dal canto suo, il titolare dell’Economia italiano ha già ribadito che l’Italia non accetterà per Fincantieri una quota nei cantieri bretoni inferiore al 51%, dopo essere stati con una quota del 66% sotto il controllo dei sudcoreani. Si vedrà, quindi, se le nuova soluzione sarà sufficiente per Roma che sul controllo paritario di Stx ha espresso una contrarietà totale. Anche lo stesso amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono ha rifiutato di condividere il controllo di Stx con altri azionisti.
Dopo il cambio di inquilino all’Eliseo, Parigi ha cambiato idea sul controllo dei cantieri Stx di Saint Nazaire, i più grandi di Francia, tra i principali fornitori della marina militare. La nazionalizzazione decisa dal governo Macron ha spiazzato l’Italia bloccando il passaggio a Fincantieri – che aveva già un accordo per acquisire il 54,6% di Stx – e ha aperto una ferita nei rapporti fra i due paesi. Le Maire conta, quindi, di sbrogliare la matassa già dal prossimo incontro per arrivare a suggellare l’intesa al bilaterale del 27 settembre. L’obiettivo del ministro transalpino è anche quello di allentare la pressione sulle altre aziende francesi che ha surriscaldato l’estate. Diplomazie al lavoro quindi su più fronti. Sul tavolo della riunione di lunedì ci saranno, infatti, anche altri dossier aperti fra i due paesi fra cui il caso Tim di cui è primo azionista la francese Vivendi, e su cui il governo sta valutando un eventuale esercizio della ‘golden power’.