Secondo quanto si legge su “La Repubblica” il generale Khalifa Haftar, l’uomo forte dell’Est della Libia, sarà a Roma il 26 settembre dopo aver accettato un invito fatto dal ministro dell’Interno italiano Marco Minniti nel suo viaggio in Libia a fine agosto, sottolineando i malumori del governo di unità nazionale riconosciuto dalla comunità internazionale con sede a Tripoli.
“A Roma il generale di Bengasi dovrebbe vedere solo la ministra della Difesa Roberta Pinotti e gli ufficiali dello Stato maggiore italiano: non essendo riconosciuto dal governo di Tripoli sostenuto dall’Onu (anzi essendo rivale del premier Fajez Serraj), l’ex compagno d’armi di Muhammar Gheddafi non vedrà né il premier Paolo Gentiloni e neppure il ministro degli Esteri Angelino Alfano”.
Il presidente del governo di Tripoli, Fayez Serraj ha chiesto spiegazioni sulla visita di Haftar all’ambasciatore Giuseppe Perrone, ma Roma ha spiegato “Noi riconosciamo come governo della Libia quello sostenuto dalle Nazioni Unite. Per cui il nostro primo ministro Paolo Gentiloni lavora, incontra, opera con il presidente Serraj. Ma siamo aperti al dialogo con tutte le parti libiche, vogliamo che anche Haftar lavori per favorire la stabilizzazione politica del Paese”.
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