Nessuno farà affidamento sugli Stati Uniti se si ritirassero dall’accordo concluso nel 2015 sul programma nucleare iraniano. Lo ha denunciato il presidente della repubblica islamica, Hassan Rohani. “Se gli Stati Uniti non rispettano i loro impegni e violano questo accordo, ciò si tradurrà in una perdita di fiducia delle nazioni verso” Washington, ha dichiarato Rohani nel corso di un’intervista alla Nbc da New York, dove assiste all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Donald Trump ha definito oggi questo accordo sul nucleare, nel corso di un discorso alla platea dell’Onu, “un imbarazzo” per gli Stati Uniti.
Cosa prevede l’accordo
I paesi occidentali hanno concesso di eliminare progressivamente le sanzioni economiche imposte all’Iran negli ultimi anni, mentre l’Iran ha accettato di limitare il suo programma nucleare e permettere alcuni periodici controlli da parte dell’ONU alle sue installazioni nucleari (installazioni che l’Iran dice siano usate solo per sviluppare il nucleare con scopi civili, e non militari come invece accusano i paesi occidentali).
Questi sono alcuni dei punti principali dell’accordo sul nucleare iraniano:
– un compromesso sui siti dove si svolgono attività nucleari, con la possibilità per gli ispettori ONU di eseguire controlli periodici e per l’Iran la facoltà di opporsi a determinate richieste di accesso;
– l’interruzione dell’arricchimento dell’uranio in due dei principali siti nucleari iraniani (Natanz, Fordow), con conseguente riduzione delle attività di ricerca e sviluppo;
– la fine di eventuali operazioni sotto copertura per produrre materiale fissile;
– se l’accordo fosse violato, le sanzioni nei confronti dell’Iran sarebbero ripristinate in 65 giorni dalla violazione;
– l’embargo sulle armi previsto dalle Nazioni Unite sarà attivo ancora per 5 anni, mentre il meccanismo di sanzioni per lo sviluppo di missili per 8 anni;
– l’annullamento delle sanzioni per quanto riguarda gli scambi di gas e petrolio, le transazioni finanziarie, il trasporto di merci per via aerea;
– lo scongelamento di diversi asset economici iraniani dal valore di svariati miliardi di dollari.
L’accordo prevede per l’Iran limiti e vincoli che dureranno anche 25 anni, come mostra questa infografica della Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti dell’epoca Barack Obama, ha difeso con forza l’accordo e ha ricordato che – qualora nei prossimi anni l’Iran dovesse venir meno a quanto pattuito adesso – gli Stati Uniti avranno esattamente le stesse opzioni di oggi per reagire: ma l’accordo pone le basi per un futuro di maggiore stabilità e sicurezza per il Medio Oriente e il mondo.