Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, durante l’intervento presentato nella riunione del Consiglio di Sicurezza riunitosi per approvare la Risoluzione sull’Accountability di Daesh, nell’ambito della settantaduesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha sottolineato: “Il voto di oggi al Consiglio di Sicurezza è un importante passo nel mantenere Daesh (Isis, ndr) responsabile per i crimini di guerra e per crimini contro l’umanità”. “La disumanità è stata l’essenza degli orribili attacchi perpetrati da Daesh (Isis, ndr) e dalla sua crudele ideologia. Poche volte nella storia abbiamo visto tali azioni deliberate e sistematiche di omicidio, rapimenti, attacchi suicidi, violenza sessuale, schiavitù, persecuzione delle minoranze religiose e distruzione del patrimonio culturale”. “Io rendo onore al coraggio del popolo dell’Iraq che ha fatto un grande sacrificio nella guerra al terrore”.
Nel suo intervento, poi, il ministro ha condiviso i motivi della votazione spiegando: “Abbiamo votato in favore di questa risoluzione per supportare i nostri partner iracheni nelle indagini sugli atroci crimini commessi, affinché la legge venga applicata e i trasgressori puniti velocemente”. “L’Italia è uno stretto partner dell’Iraq. Nella Coalizione Globale contro Daesh (Isis, ndr)abbiamo aiutato ad addestrare circa 30 mila unità tra esercito e polizia iracheni. Molti di questi ufficiali di polizia sono stati anche addestrati nelle indagini anti-terrorismo, per garantire sicurezza, ordine pubblico e rispetto della legge”. “Stiamo entrando in una nuova fase di cooperazione con l’Iraq – ha spiegato il titolare della Farnesina – Stiamo vincendo la guerra al terrore militarmente ma – dove il terrorismo ha lasciato distruzione e odio – non possiamo conquistare la pace senza un impegno a lungo termine per stabilizzazione, dialogo politico, riconciliazione, responsabilità dinnanzi alla legge”. Il ministro ha poi aggiunto: “Credo che la risoluzione di oggi sia un’importante decisione nella giusta direzione, perché’ la legge è il cemento delle nostre società”.