Il rinnovo economico e normativo 2019-2021 vede i natali sotto una cattiva stella. Le difficoltà dei mezzi della video conferenza sono lo spaccato del nostro Paese in questo particolare momento. Così in una nota l’organo di rappresentanza dell’Esercito.
Ancor di più appare la mancanza di riconoscimento, da parte del Ministro della Funzione Pubblica On. Fabiana Dadone, dei 165 mila uomini e donne della Difesa a cui, nell’ambito degli interventi al tavolo concertativo, non ha dato il giusto riconoscimento in termini di rappresentatività del personale. Tale disattenzione è stata riscontrata anche nell’azione del Governo che ha stanziato fondi cospicui per le Forze di Polizia nel decreto legge Ristori e nulla di significativo per le Forze Armate, nonostante le Autorità politiche e militari del Ministero della Difesa abbiano rappresentato le esigenze del personale.
Nonostante questa grave mancanza di attenzione, il COCER ha posto sul tavolo concertativo il mancato riconoscimento economico della specificità, il mancato avvio della riforma della previdenza e la revisione della Legge n. 244 del 2012, prevedendo una rivisitazione del modello Difesa.
I militari non possono accettare un incremento economico simbolico a fronte di una richiesta costante di impegni in Patria e all’Estero.
Il COCER rivendica, al fine di permettere l’avvio del tavolo concertativo, un finanziamento mirato, congruo e strutturale per la specificità del Comparto Difesa e Sicurezza, aprendo nell’immediato un confronto con la Funzione Pubblica sulla previdenza. Conclude la nota.