Gli Stati Uniti chiederanno agli alleati della Nato di inviare altri mille soldati in Afghanistan per la battaglia contro i talebani. Lo ha reso noto la nuova rappresentante permanente degli Stati Uniti alla Nato, Kay Bailey Hutchison. Le forze aggiuntive degli alleati si sommerebbero ai circa tremila soldati statunitensi in più previsti dalla nuova strategia in Afghanistan del presidente Donald Trump.
Due giorni fa, il segretario alla Difesa, James Mattis, ha annunciato alcune novità nelle regole d’ingaggio volute per rafforzare e rendere più efficiente la battaglia contro i talebani in Afghanistan; le più importanti sono la rimozione dei requisiti di prossimità per gli attacchi contro le forze nemiche e i rapporti più stretti con le forze afgane sul terreno. Mattis aveva ricevuto piena libertà dalla Casa Bianca per allentare le regole, come chiesto, negli ultimi anni, da molti alti ufficiali per le operazioni di combattimento in Afghanistan, Iraq e Siria. Lo stesso presidente statunitense, Donald Trump, nel suo discorso del 21 agosto scorso sulla nuova strategia in Afghanistan, aveva annunciato che avrebbe “rimosso le restrizioni e ampliato il potere” delle forze statunitensi sul campo di battaglia.
Mattis ha parlato delle novità davanti a due commissioni del Congresso, a cui ha confermato la rimozione di restrizioni “che non ci permettevano di usare pienamente la nostra potenza aerea”. “Non siamo più limitati dal bisogno della prossimità con il nemico” per agire, ha dichiarato il ministro. In ogni caso, il segretario Mattis ha voluto sottolineare che gli Stati Uniti continueranno a fare tutto ciò che è “umanamente possibile” per evitare la morte di civili.
Approfondimenti
L’Italia ha garantito alla NATO ed alla Repubblica dell’Afghanistan il proprio supporto e in tale contesto il Train Advise Assist Command West (TAAC W) prosegue le attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali concentrate nella Regione Ovest.
L’attuale contributo nazionale è fissato dalla Legge 131/2016, che autorizza per tutto l’anno 2017, un volume massimo di 900 militari, 148 mezzi terrestri e 8 mezzi aerei, suddivisi tra personale con sede a Kabul, e contingente militare italiano dislocato ad Herat presso il TAAC-W.
Il personale presente nell’area di Kabul appartiene alle quattro Forze Armate e ricopre prevalentemente incarichi di staff presso il Comando Resolute Support (Cdo RS), il Comando Special Operation Force (RS SOF HQ) e, con funzioni di supporto al suddetto personale, presso ITALFOR Kabul. I militari che operano nell’alveo dei Comandi di vertice della missione RS garantiscono la funzionalità del Comando e Controllo in ambito multinazionale e il supporto ai Ministeri, Comandi e Scuole di addestramento Afgani ubicati nella capitale.