È di 18 morti e almeno 30 feriti il bilancio dell’attacco kamikaze avvenuto nel sud-est del Pakistan davanti ad un santuario.
L’attentato è avvenuto nell’area di Gandawa del distretto di Jhal Magsi nella provincia di Baluchistan, ricca di greggio e gas naturale al confine con Iran e Afghanistan, durante la celebrazione annuale di un santo locale della regione. Il kamikaze si è fatto esplodere dopo essere stato intercettato dai poliziotti di guardia al santuario.
Il premier, Shahid Khaqan Abbasim, commentando l’attacco ha affermato: “I terroristi non hanno religione e gli assassini del popolo del Baluchistan sono nemici dello Stato”.
Nel scorso mese di novembre, 52 persone sono state uccise a seguito di un altro attentato suicida organizzato dall’ISIS, o Daesh, in un’altra moschea nel distretto di Hub, sempre nel Beluchistan, a sud di Jhal Magsi. Successivamente, nel febbraio di quest’anno, nella vicinab provincia di Sindh, rimasero uccise 88 persone.
L’attentato è stato rivendicato dall’Isis attraverso l’agenzia di stampa Amaq.
Foto di archivio