Secondo voci di stampa statunitense nonché fonti vicine al Segretario di Stato Tillerson, tra quest’ultimo e Donald Trump ci sarebbe un’aria talmente pesante che tutto farebbe pensare ad una imminente rottura dei rapporti. Tillerson avrebbe manifestato ai suoi fedelissimi la volontà di presentare le sue dimissioni ma pare che gente del calibro del vicepresidente Mike Pence e i suoi più stretti alleati, il Segretario della Difesa Jim Mattis e il capo di gabinetto John Kelly, siano riusciti, almeno per ora, a distoglierlo dalle sue intenzioni.
A supportare questa tesi, che comunque va detto, è ritenuta da più parti, completamente inattendibile fino s raggiungere la classificazione di autentico gossip, ci pensa però l’emittente televisiva NBC News, secondo cui, a seguito di una riunione dei responsabili della sicurezza nazionale al Pentagono, il Segretario di Stato avrebbe deriso Trump, dandogli del “deficiente”.
La pronta smentita di Tillerson non si fa attendere e nel corso di una conferenza stampa indetta proprio allo scopo di spegnere sul nascere possibili incidenti diplomatici all’interno della Casa Bianca, il Segretario di Stato sottolinea che: “Il vicepresidente non ha mai dovuto persuadermi a rimanere perché non ho mai considerato di lasciare l’incarico a me assegnato”. Sempre nel corso dell’incontro con la stampa, confermando con decisione il suo impegno a svolgere il ruolo a lui assegnato da Donald Trump ha affermato che il presidente degli Stati Uniti d’America è una persona “intelligente che ama il suo Paese e che vuole realmente mettere l’America e gli americani davanti a tutto e tutti”.
La risposta di Trump, avviene come sua abitudine grazie ad un commento su Twitter: “Fake news. La NBC News è più disonesta della CNN”.
Il Presidente giudica questo nuovo episodio, a suo dire costruito ad arte da una certa stampa in malafede, l’ennesimo tentativo da parte dei media di delegittimare il governo, attraverso la diffusione di notizie false.
Le divergenze fra Trump e Tillerson in materia di politica estera comunque ci sono. Emblematici sono i casi che riguardano i rapporti degli USA con Corea del Nord e Iran. Nel primo caso il Segretario di Stato ha più volte sottolineato la necessità di trovare una soluzione pacifica preferendo una soluzione diplomatica al contrario delle minacce di ”fuoco e furia” spedite a destinazione da Trump. Sul fronte Iran la situazione non cambia molto. Il Presidente considera l’accordo sul nucleare “ il peggiore della storia degli Stati Uniti”, mentre il Segretario di Stato Tillerson, al fine di scongiurare una nuova crisi internazionale, starebbe lavorando con il Congresso per far rispettare l’accordo sottoscritto da Obama.
Il ruolo di Tillerson, assume sopratutto in questa fase, un peso importante e decisivo nella stabilità, a volte precaria, all’interno dell’amministrazione Trump ed una rottura tra le parti non gioverebbe sicuramente agli Stati Uniti ed al suo popolo.
GB
Foto: nbc news