La Farnesina sostiene il disegno strategico di export che si vuole dare all’Italia. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Angelino Alfano, intervenendo alla sesta riunione della Cabina di regia per l’internazionalizzazione, in corso presso il ministero dello Sviluppo economico. Punto essenziale da sottolineare, secondo Alfano, “è che l’export italiano ha avuto una funzione importante durante gli anni della crisi economica, con impatto notevole sul sistema nazionale”. L’export è cresciuto del 13 per cento durante gli anni della crisi, ha proseguito il ministro, “quasi a segnare di aver trovato ossigeno esterno di fronte alla crisi della domanda interna”. Per il ministro Alfano è dunque importante “consolidare l’incidenza dell’export sul Pil, che ci rende il più possibile autosufficienti nel medio-lungo periodo.
Oggi questa incidenza è arrivata al 30 per cento, ma dobbiamo darci un obbiettivo di lungo termine, prendendo atto che il nostro sistema ha funzionato e sta andando molto bene”. Il ministro degli Esteri ha sottolineato come l’Italia, paese importante sul piano economico e militare globale, possa però essere considerata come “la superpotenza della cultura, della bellezza, del gusto, del design e dello stile di vita, elemento essenziale per la promozione del paese”. Due sono le questioni essenziali, secondo Alfano, quando si parla di internazionalizzazione: “Occorre mettere più efficacemente in contatto le imprese con la rete diplomatica consolare”, e far sì che le nostre aziende siano sostenute da un sistema, “perché spesso si trovano in competizione in gare all’estero contro imprese che hanno il sostegno dei loro governi”. Il ministro ha poi sottolineato l’impatto degli investimenti sulla Farnesina sul Pil italiano, auspicando che la presenza dell’Italia all’estero venga sempre rafforzata tramite uno sforzo istituzionale.