L’Unicef, in un rapporto diffuso ieri fa sapere che: “Nonostante i progressi fatti finora, ci vorranno ancora più di 100 anni per porre fine alla pratica delle spose bambine in Africa occidentale e centrale.
L’agenzia Onu intende porre in evidenza gli effetti negativi che i matrimoni precoci hanno sulle condizioni di vita delle giovani donne, sulla demografia con effetti decisamente paralizzanti sulla crescita della regione.
Secondo quanto riportato dall’Unicef, anche se raddoppiasse il tasso attuale di riduzione dei matrimoni minorili non sarebbe sufficiente. “Abbiamo bisogno di una scossa”, ha detto Fatoumata Ndiaye, vice direttore esecutivo dell’Unicef. “Non possiamo continuare a lasciare così tante delle nostre ragazze perdere la loro salute, l’educazione e la loro infanzia.
Sempre secondo il rapporto pubblicato dall’Unicef, se si considerano i numeri attuali , serviranno altri 100 anni per eliminare questo fenomeno.
Nell’Africa centrale e dell’ovest quattro donne su dieci si sposano prima dei 18 anni e fra queste una sua su tre prima dei 15 anni. In quest’area del continente ci sono 6 dei 10 paesi con il più alto tasso di matrimoni precoci al mondo, ovvero Niger, Repubblica Centrafricana, Ciad, Mali, Burkina Faso e Guinea. Fortunatamente sono stati fatti dei progressi, in Gambia, Guinea Bissau, Togo, Ghana e Ruanda, dove la pratica si è ridotta del 40-60% negli ultimi 25 anni.
Foto: espresso.repubblica.it