Sembrava cosa fatta. La legge elettorale Rosatellum bis, ora, dopo l’approvazione in Senato a colpi di fiducia e’ sul tavolo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Molti italiani si sentono presi in giro perché passivi in una decisione importantissima. Una legge che disegnerà il prossimo parlamento. Il Codacons, il Senatore Bartolomeo Pepe ed un comune cittadino hanno preso l’iniziativa. Prima di firmare la nuova legge elettorale, il Presidente della Repubblica deve attendere la decisione della Corte Costituzionale, dinanzi la quale pende un ricorso contro la fiducia posta dal Governo sul “Rosatellum bis”. Lo afferma in una nota il Codacons, che ha proposto assieme al senatore Bartolomeo Pepe e ad un elettore romano ricorso alla Consulta per conflitto di attribuzioni. “Promulgare la legge elettorale prima della pronuncia della Consulta sarebbe un grave vulnus alla Corte Costituzionale e al nostro ordinamento – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo perché è tuttora pendente un ricorso che contesta la decisione del Governo di ricorrere allo strumento della fiducia sul “Rosatellum bis”, e si rende necessario attendere la decisione dei giudici prima di firmare la nuova norma”. “Il Codacons insieme al senatore Bartolomeo Pepe e un elettore romano, ha promosso ricorso alla Consulta per conflitto di attribuzioni, chiedendo di dichiarare l’incostituzionalità dei relativi atti del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa del Governo sulla legge elettorale, infatti, ha privato il Parlamento, e quindi i cittadini e l’intero corpo elettorale, della possibilità di discutere ed emendare una legge importantissima per la collettività, violando i principi fondamentali dell’ordinamento che coinvolgono la libertà e diritti, e attuando un conflitto tra poteri che va sanato dalla Consulta”.