Trump finalmente inizia a rendere di nuovo grande l’America. Per ora taglia le tasse e riporta a “casa” la prima grande azienda

Sembra conseguire i primi grandi risultati del suo mandato Donald Trump che appare vicino a chiudere i cosiddetti giochi per ciò che riguarda la riforma fiscale, una delle priorità che il Presidente si era dato al momento dell’insediamento alla Casa Bianca il 20 gennaio scorso.
Oggi infatti i repubblicani alla Camera hanno presentato il loro piano di riforma fiscale ed il Presidente ha promesso che la legislazione verrà approvata entro il 25 dicembre: “Stiamo per dare agli americani un grande e bellissimo regalo di Natale, sotto forma di un gigantesco taglio delle tasse”.
Nello stesso giorno in cui ha lodato gli sforzi dei repubblicani alla Camera, che hanno presentato la loro proposta di riforma fiscale, Donald Trump festeggia una notizia arrivata da Broadcom Limited. Il fornitore di semiconduttori ha annunciato che intende iniziare il processo per cambiare il domicilio della controllante da Singapore agli Usa. L’iter “si verificherà a prescendere che la riforma fiscale negli Stati Uniti sia approvata, anche se la forma finale e la tempistica del trasferimento saranno condizionati da una qualsiasi riforma fiscale”, ha spiegato l’azienda in un comunicato diffuso mentre dalla Casa Bianca Trump lodava l’annuncio dicendo che una operazione del genere farà “tornare” negli Stati Uniti una cifra non inferiore ai 20 miliardi di dollari. L’operazione sarà soggetta al voto dei soci dell’azienda e punta a essere esentasse.
Durante l’evento alla Casa Bianca, il ceo di Broadcom Hock Tan, ha richiamato il celebre motto della campagna elettorale di Trump (Make America Great Again) dicendo: “We are making America home again” (letteralmente, stiamo rendendo l’America casa nostra di nuovo). Per il top manager “l’America è il posto migliore per creare valore per i soci”. E rivolgendosi a Trump, ha aggiunto: “Grazie a lei, presidente, le condizioni di business sono migliorate” e la riforma fiscale “porterà a un campo da gioco equo per competere più efficacemente nel mondo”. Il Ceo ha spiegato che con il trasferimento del domicilio “in Usa arriveranno 20 miliardi di dollari di ricavi annui, oltre 3 miliardi di dollari in ricerca e ingegneria e altri sei miliardi nella manifattura”. In un comunicato Tom Krause, il direttore finanziario, ha detto che Broadcom è favorevole alla riforma fiscale Usa “perché è pro-crescita e permette alle aziende come la nostra di riportare in Usa utili all’estero dopo il versamento di una tassa minima annua sui profitti globali”.
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