E’ venuta a mancare oggi a Roma la contessa Maria Fede Caproni di Taliedo, figura forte e carismatica figlia di Gianni Battista Caproni, ingegnere aeronautico, imprenditore e pioniere dell’aviazione italiano. Dal 1911 sua tutta la serie di aerei che andarono dal Ca.8 a Ca.16; dal Ca.42 al Ca.40 negli anni a venire, sino ai modelli del dopoguerra coi quali conquistò diversi primati.
In nome di suo padre, Gianni Battista Caproni, venne istituito un Premio “Città di Arco” e fu la stessa contessa Caproni ad indicare il nome del primo vincitore: si trattava dell’astronauta Samantha Cristoforetti, premiata lo scorso 27 ottobre al Casinò di Arco in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Gianni Battista Caproni.
Gianni Battista Caproni (1886 – 1957) è stato uno dei più grandi industriali d’Italia. Basti pensare che al termine della prima guerra mondiale lavoravano nelle sue fabbriche circa quarantamila persone. Gli fa onore il fatto di aver messo la sua creatività, la sua genialità al servizio dell’aviazione e del Paese.
La contessa Maria Fede Caproni è sempre stata vicina all’Aeronautica Militare, gioendo con la Forza Armata per i successi e supportandola nei momenti più difficili, non facendo mai mancare il suo apporto agli uomini e alle donne dell’Arma Azzurra.
Prova di questa vicinanza è testimoniata dal Generale Pasquale Preziosa che in diverse occasioni ha incontrato la contessa per ricordare la figura di Gianni Battista Caproni considerato pioniere e padre della nostra aeronautica italiana e condiviso con lei alcune storie personali sulle esperienze vissute, tutte legate da un unico filo conduttore: la passione per il volo.
Un amicizia forte, che rimarrà gelosamente custodita dal Generale Pasquale Preziosa e da tutti coloro che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerla e con la quale hanno condiviso la passione per il volo.
Con la scomparsa della contessa Maria Fede Caproni, si è spento un pezzo di storia, e con lei anche quel faro puntato verso un periodo della storia del nostro Paese che ha reso l’Italia grande agli occhi del mondo.
di Adriano Giancane