Le autorità militari statunitensi sull’isola di Okinawa, in Giappone, hanno imposto ai militari ivi stanziati il divieto di consumare alcol.
La nuova disposizione, dopo un incidente mortale nel corso di una collisione tra un camion militare Usa e un autoveicolo privato che ha causato la morte di un uomo di 61 anni alla guida della macchina. Al militare è stato riscontrato un tasso alcolemico di 3 volte superiore al limite, e secondo la ricostruzione dei testimoni, il mezzo non si sarebbe fermato a un semaforo rosso. L’incidente segue quello dell’aprile dello scorso anno, quando un ex marine Usa impiegato alla base militare di Okinawa uccise una donna giapponese di 20 anni dopo un tentativo di stupro. A Okinawa sono dispiegati poco più della metà dei 54000 militari Usa di stanza in Giappone e le basi occupano attualmente circa il 20% della superficie dell’isola. La loro presenza è teatro di scontro tra il governo centrale e la popolazione locale a causa dell’impatto ambientale e acustico sul territorio, i frequenti incidenti dovuti alle esercitazioni, e i numerosi reati nel corso degli anni compiuti dai militari Usa. Secondo i dati della prefettura locale e la polizia sono stati commessi 576 crimini giudicati di ‘natura efferata’, inclusi omicidi, rapine e stupri tra il maggio 1972 al dicembre dello scorso anno. Nello stesso lasso di tempo si sono verificati un totale di 709 incidenti conseguenti a esercitazioni militari.