Si è svolta oggi, 22 novembre, alle 10.30, all’interno della Sala “Ancora” del Complesso Monumentale del Vittoriano, la cerimonia di consegna delle bandiere di combattimento della fregata Aliseo e delle corvette Sfinge e Fenice della Marina Militare, che hanno concluso la propria attività operativa al servizio del Paese unendosi a quelle della fregata Maestrale, del pattugliatore Granatiere, delle corvette Minerva, Sibilla, Urania e Danaide e dei cacciamine Sapri e Lerici, recentemente radiate dal servizio e le cui bandiere sono state già riposte all’interno del Sacrario.
La cerimonia, presieduta dal Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Donato Marzano alla presenza degli ex Comandanti delle tre unità, rappresenta la continuità che lega le tradizioni ai valori della Marina Militare.
I vessilli, contenuti nei rispettivi cofani e donati dalle Associazioni combattentistiche all’atto dell’ingresso in servizio, sono stati collocati all’interno del Sacrario delle Bandiere, luogo simbolo di memoria nazionale e custode dei più alti valori e ideali che stanno alla base della Marina Militare e più in generale delle Forze Armate italiane.
Le Bandiere consegnate all’Altare della Patria custodiranno per sempre la memoria di tutti quei Marinai che hanno vissuto parte della loro vita a bordo di una delle tre unità radiate dal servizio perseguendo la propria missione con impegno ed abnegazione nell’interesse della Nazione.
Per ogni nave della Marina Militare la Bandiera di Combattimento, istituita nel lontano 1904, rappresenta un simbolo fondante e inequivocabile, di assoluto valore evocativo. Essa è l’emblema dell’identità nazionale che raggiunge ogni angolo del mondo attraverso un’unità navale. Quando giunge il momento della radiazione dal servizio l’importante vessillo viene custodito presso il Sacrario delle bandiere delle Forze Armate affinché, chi visita quel luogo, possa ammirarlo e rendere omaggio alla sua storia.
Custodita a bordo nella cabina del Comandante, la Bandiera di Combattimento viene “issata a riva” solo quando la Nave è chiamata a difendere “in armi sul mare” la Nazione e il suo popolo; ad essa è rivolto lo sguardo dei marinai impegnati a compiere atti di estremo coraggio e sacrificio nei momenti più cruciali della battaglia. Dunque non un semplice stendardo, ma l’anima e l’essenza stessa della Marina Militare, della Nave e del suo equipaggio, in una parola: l’anima stessa dell’Italia sul mare.
La riconsegna delle Bandiere di Combattimento per tutti gli uomini e le donne, ufficiali, sottufficiali e marinai costituisce sempre un momento particolare emozionante nel quale rivivono i ricordi di esperienze di vita vissute insieme, spesso anche in condizioni difficili.
Approfondimenti:
Il sacrario delle Bandiere delle Forze Armate
Il Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate è sito in Roma presso il Vittoriano e custodisce dal 1935, le Bandiere di Guerra dei reparti disciolti di Esercito e, sono rappresentate con le loro bandiere l’Aeronautica, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Pubblica Sicurezza e le Bandiere di Combattimento delle Unità in disarmo della Marina Militare. In questa struttura, sono altresì custoditi stendardi, labari cimeli e pezzi artistici di fine manifattura tra cui i cofani portabandiera finemente cesellati.
Il Sacrario delle Bandiere nacque con lo scopo di custodire tutte le Bandiere di Guerra, a partire da quelle che erano state utilizzate durante le Battaglie risorgimentali per l’Unità e l’indipendenza dell’Italia. Il sito prescelto per custodirle, accanto alla tomba del Milite Ignoto, voleva esaltare la funzione sacrale e simbolica della “Bandiera” che diventava il mezzo più semplice e diretto per commemorare il sacrificio e il coraggio dei tanti soldati italiani che avevano lottato sotto l’insegna del Tricolore per un comune senso della Patria alla ricerca della libertà. Il Sacrario è suddiviso in due parti, al piano terra si può visitare il Museo Sacrario della Marina Militare Italiana dove sono custoditi alcuni dei cimeli più significativi dei due conflitti mondiali, tra cui parte del sommergibile Scirè, affondato nelle acque di Haifa, il MAS 15 della Medaglia d’Oro Luigi Rizzo, un siluro Lenta Corsa oltre alle Bandiere di Combattimento delle navi da guerra della Marina poste in disarmo.
Al piano superiore, invece, sono custodite le Bandiere di Guerra delle Unità dell’Esercito, oltre a essere rappresentate l’Aeronautica, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Pubblica Sicurezza.