La Cina si oppone a sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord ma si dice pronta a gestione appropriata della situazione

Dopo la decisione del Dipartimento del Tesoro Usa di infliggere sanzioni a tredici organizzazioni cinesi e nord-coreane per il sospetto di avere aiutato Pyongyang ad aggirare le sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Cina ribadisce la propria opposizione a sanzioni unilaterali ma al contempo si dice pronta a “gestire la questione in maniera appropriata”.

Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Lu Kang, in risposta a una domanda sulla possibilità o meno che Pechino indaghi sulle entità oggetto dell’ultimo round di sanzioni statunitensi. La Cina, ha spiegato il portavoce del Ministero degli Esteri, come membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, opera in osservanza delle risoluzioni dell’Onu, ma “ci opponiamo a sanzioni unilaterali”, ha dichiarato Lu Kang. “Se altre parti vogliono operare efficacemente con la Cina su questo punto”, ha proseguito il portavoce del Ministero degli Esteri, “possono assolutamente condividere le informazioni di intelligence e cooperare con la Cina per gestire la questione in modo appropriato”, aggiungendo che “gli Stati Uniti conoscono molto bene” la posizione cinese su questo punto.

Martedì, il dipartimento del Tesoro Usa aveva approvato sanzioni nei confronti di alcuni gruppi cinesi basati a Dandong, sul confine con la Corea del Nord: la Dandong Kehua Economy & Trade, la Dandong Xianhe Trading, e la Dandong Honda Trade, accusati avere fatto affari, complessivamente, per oltre 750 milioni di dollari negli ultimi cinque anni con la Corea del Nord.

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La Cina si oppone a sanzioni unilaterali contro la Corea del Nord ma si dice pronta a gestione appropriata della situazione

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