Lo aveva annunciato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in Parlamento lo scorso martedì, i Drive trough Difesa, i laboratori mobili per i tamponi, saranno convertiti all’occorrenza anche in poli di vaccinazione. Ieri è stata poi presentato il piano dallo stesso capo del Dicastero.
Domani, a Milano al parco di Trenno, il primo esperimento in cooperazione con le strutture territoriali Santi Paolo e Carlo della Regione Lombardia. I Drive trough Difesa fanno parte dell’operazione “Eos” diretta dal COI (Comando Operativo di Vertice Interforze). Il COI guidato dal generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano è impegnato senza soluzione di continuità, giorni festivi e prefestivi compresi, nella lotta alla pandemia. Il COI tra le sua attività in questa emergenza conserva e distribuisce i vaccini in tutte le Regioni italiane nonché supporta la Sanità pubblica nazionale.
Ad oggi ha distribuito in tutta Italia quasi due milioni di vaccini – 9.750 Pfizer, 1.512.000 AstraZeneca e 446.400 Moderna. All’interno dei 138 drive trough operano 106 medici e 254 infermieri militari, postazioni mobili che in pochi giorni possono essere convertite in centri per le vaccinazioni a favore della collettività.
Anche la Difesa ha iniziato la sua campagna vaccinale massiva tra il personale con le stellette avendo già inoculato i sieri a oltre 65 mila unità tra soldati, marinai, avieri e carabinieri, compresi oltre 20mila vaccini a favore del personale civile del Dicastero. I drive trough sono 138 ma il progetto prevede di portarli a circa 200. In partenza, racconta Il Sole 24Ore ci sono quelli diretti a Napoli, Caserta, Milano (tre), in provincia di Pavia, Ancona, Alessandria, Messina, Misilmeri (Pa) , Catania, Firenze (due), Pontedera (Pi) e Foligno (Pg).
Quelli già operativi sono già stati dislocati in Lombardia (28), Lazio (20), Veneto (16) e Campania (12).
In questi nuovi centri mobili per la vaccinazione sono già impiegati 22 medici e 41 infermieri militari mentre altri 20 medici e 39 infermieri delle forze armate stanno svolgendo attività professionale in concorso con il servizio sanitario nazionale anche all’interno delle strutture di riposo per anziani.