Il bilancio e’ provvisorio e parla di almeno una donna morta e 30 persone rimaste ferite durante il terremoto di magnitudo 5.2 che ha colpito ieri sera l’Iran, con epicentro a 40 chilometri dalla capitale Teheran. La scossa, avvertita nelle province di Teheran, Guilan, Alborz, Qom, Markazi and Qazvin alle 23:27 ora locale, ha avuto il suo epicentro a Meshkindasht, nella provincia di Alborz, a tre chilometri da Malard, una cittadina a sudest della capitale. Non sono state segnalate vittime dirette del sisma per crolli o distruzioni, ma una donna e’ morta e oltre 30 persone sono rimaste ferite a causa del panico che si e’ diffuso, spingendo folle di persone alla fuga. E’ in questa circostanza che e’ morta una donna incinta a Malard. Il governatore generale di Teheran, Mohammad Hossein Moghimi, ha detto che oggi tutti gli edifici governativi resteranno chiusi a Teheran, Alborz e Qom e che le unita’ di crisi sono pronte ad agire. Ha anche invitato la popolazione alla cautela, temendo nuove e piu’ forti scosse. La strada tra Karaj e Chalous e’ aperta, ma gli abitanti sono stati invitati a non utilizzarla per lasciare la regione colpita dirigendosi verso nord. Tre frane si sono staccate lungo la strada di montagna Chalous-Teheran, che e’ stata chiusa, con gravi conseguenze per il traffico. Molte persone che hanno passato la notte in strada, nei parchi e in altre aree aperte di Teheran, hanno cominciato a far ritorno nelle loro case alle prime ore del mattino. Le linee telefoniche sono andate fuori uso dopo il terremoto, ma solo per poco tempo. Sono 256 gli impianti sportivi rimasti aperti, a disposizione di quanti preferiscano restare fuori casa. Dalla notte scorsa ci sono state almeno una decina di scosse di assestamento di magnitudo compresa tra 2 e 3. A novembre un sisma di magnitudo 7.2 aveva scosso l’ovest dell’Iran causando oltre 600 morti.