(di Pasquale PREZIOSA) Al Dubai air show 2017, la Cina mostrava molti dei suoi prodotti aerospaziali: lo stand cinese è stato uno dei più grandi e attrattivi.
Molti prodotti aeronautici presentavano molte somiglianze a quelli occidentali di ultima generazione, altri avevano una fisionomia più originale, comunque il messaggio percepito è stato “grande investimento in atto nel campo aerospaziale”.
Tra questi investimenti non compariva chiaramente l’ipersonico, l’ultima frontiera del futuro.
Il problema dell’ipersonico, in parte deriva, dalla superiorità USA nel campo della difesa antimissile che, di fatto, riduce la deterrenza missilistica espressa dal singolo Paese.
Tra il 2014 e il 2016 la Cina ha condotto sette esperimenti sui veicoli ipersonici plananti (HGV- Hypersonic Glide Vehicles).
Nel Novembre 2017 la Cina ha sperimentato, con un missile DF-17 da 1800-2000 chilometri, derivato dal 16, il nuovo sistema HGV che potrebbe essere operativo nelle forze armate cinesi a partire dal 2025.
Russia e Stati Uniti, pur investendo risorse nell’ipersonico, non hanno ancora raggiunto la maturità tecnologica dei prodotti per prevederne un uso operativo.
Questa è la nuova sfida lanciata dalla Cina per competere contro il sistema antimissile americano.