Il ministro dell’Interno ha convocato nella prefettura di Napoli il vertice straordinario del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dopo i numerosi casi di adolescenti aggrediti nel capoluogo campano da gruppi di altri coetanei. L’ultimo episodio eclatante quello di Arturo, il 17enne accoltellato una settimana prima di Natale. Il Ministro Minniti ha promesso l’invio di “100 unità”, destinate al controllo delle zone più frequentate dai giovani. “Se oggi noi possiamo dire che siamo sulla buona strada, o per aver già individuato o per essere sul punto di individuare, i responsabili di questi attacchi inaccettabili lo si deve anche al fatto che c’è una videosorveglianza che ha aumentato la sua capacità di efficienza”, ha sottolineato il ministro. Fra le prime parole pronunciate dal titolare del Viminale è da sottolineare il ringraziamento alle “madri delle vittime” che hanno avuto il coraggio di denunciare e di rivolgere un appello pubblico. Una reazione “forte e straordinaria”, l’ha giudicata il ministro.Ma anche il fenomeno delle baby-gang diventa terreno per la campagna elettorale con forze politiche diverse che propongono soluzioni opposte. Alle parole del ministro ed esponente del Pd replica infatti Luigi Di Maio. Secondo il candidato premier del M5S, campano anche lui, il problema “non c’è da adesso” e “non si risolve con l’esercito ma con gli operatori sociali che devono tirare fuori i ragazzi dalle strade.