Il sito del dipartimento di Stato di Washington, ripreso dall’agenzia di stampa “interfax Ucraina”, ha reso noto che Tillerson, Segretario di Stato Usa, il 21 gennaio sarà a Londra, dove incontrerà il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson e il consigliere nazionale per la sicurezza Mark Sedwill, per discutere di cooperazione e temi relativi agli interessi condivisi dai due paesi su scala globale, inclusi l’Iran, la Siria, la Libia, la Corea del Nord. Il segretario, in quell’occasione e, prima di recarsi in Francia, il giorno 23 gennaio, dove avrà delle riunioni con i funzionari del dicastero degli Esteri per esaminare le questioni relative alle aree di conflitto e di crisi nel mondo, affronterà anche la questione relativa all’Ucraina.
Tutta l’area orientale dell’Ucraina sta vivendo una situazione di profonda instabilità e incertezza dall’aprile del 2014, a seguito di un’operazione militare, lanciata dalle autorità di Kiev, per riprendere il controllo della regione dalle milizie delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk che sostengono l’indipendenza del Donbass.
Gli accordi raggiunti a Minsk dal Gruppo di contatto trilaterale dell’Osce -Russia, Ucraina e le due autoproclamate repubbliche- prevedono:
- un completo cessate il fuoco;
- il ritiro degli armamenti dalla linea di contatto nell’Ucrainaorientale;
- lo scambio reciproco di tutti i prigionieri detenuti da entrambe le parti;
- delle riforme costituzionali che conferiscano uno statuto speciale alle autoproclamate repubbliche.
Francia, Germania, Russia e Ucraina stanno monitorando il rispetto di quest’intesa.
Da quando gli accordi sono stati siglati, però, le due parti si accusano reciprocamente di contrastarne l’attuazione.