La notizia era già stata anticipata qualche settimana fa, ma ora sembra ci sia l’ufficialità: il senatore abruzzese Antonio Razzi non sarà ricandidato da Forza Italia per le elezioni politiche del prossimo Marzo 2018. Secondo quanto si apprende infatti l’ormai ex parlamentare Forza Italia non è stato invitato a presentarsi nella sede del partito, a piazza di San Lorenzo in Lucina, per firmare l’accettazione della candidatura, firma che è stata apposta nella giornata di ieri da tutti gli aspiranti parlamentari candidati dal partito.
Antonio Razzi uno dei personaggi più controversi del parlamento italiano, è stato raggiunto telefonicamente da Lettera43.it, occasione in cui non ha nascosto l’amarezza per “l’epurazione” subita: “Sono sempre l’ultimo a sapere le cose, l’ho saputo dai giornali. Se avessi fatto male al partito: scandali, ruberie allora potrei capire, ma non è sicuramente il mio caso. Sono una persona benvoluta da tutti, specialmente dai giovani, e molti si sono avvicinati al partito grazie al sottoscritto.”
E proprio del senatore Razzi aveva creato molto scalpore il rapporto con i vertici della Corea del Nord. Un vero e proprio rapporto di amicizia quello creato a detta dello stesso con il leader nordcoreano Kim Jong-un, un rapporto descritto da Razzi come “la cosa di cui va più fiero dei suoi dieci anni in Parlamento.” Proprio a questo proposito l’ex senatore non ha potuto nascondere l’amarezza per l’interruzione forzata della missione in Corea: “È grazie a me se queste due Coree si sono riavvicinate e se a queste Olimpiadi partecipano come fratelli. Sono dieci anni che ci lavoro, e meno male. Non credo che potrò ancora lavorarci, dopo che vieni tagliato fuori da tutto, senza più cariche.”