‘Ndrangheta. Cartabia: “cooperazione giudiziaria ineludibile”
“Ancora una conferma dell’importanza che la cooperazione giudiziaria internazionale assume quale momento ineludibile nella lotta alla criminalità transnazionale. Il contrasto alle associazioni criminali non può che realizzarsi attraverso la cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti”.
La Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, plaude all’esito dell’operazione che ha portato alla cattura nel nord del Brasile di Rocco Morabito, boss della ‘ndrangheta, considerato il secondo latitante più pericoloso, dopo Matteo Messina Denaro, e di un personaggio di spicco del narcotraffico, Vincenzo Pasquino. “Ringrazio le Procure di Reggio Calabria e Torino; la Direzione Generale affari internazionali e cooperazione giudiziaria del Ministero della Giustizia, ma ovviamente ringrazio anche l’Arma dei carabinieri, in particolare il Ros, e la Criminalpol per la dedizione e l’altissima professionalità, che ha portato alla conclusione di lunghe e complesse indagini. Questo risultato – prosegue la Guardasigilli – è frutto anche della proficua collaborazione con il Ministero della Giustizia brasiliano”. La Guardasigilli sottolinea poi come “l’operazione sia anche il frutto dell’utilizzo di uno strumento innovativo d’indagine, stipulato tra i due Ministeri della Giustizia e le autorità giudiziarie di Italia e Brasile, con il sostegno di Eurojust, ovvero la squadra investigativa comune: fondata sull’art. 19 della Convenzione di Palermo del 2000 dà la possibilità agli Stati di creare e organizzare organi investigativi comuni, per lo svolgimento di attività d’indagine”.