Secondo quanto riportato dall’agenzia Nova, le armi atomiche nordcoreane potrebbero minacciare il territorio degli Stati Uniti d’America “molto presto”, ma l’amministrazione presidenziale sta facendo tutto il possibile per impedire che tale scenario si concretizzi. Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel corso del suo discorso sullo stato dell’Unione, di fronte alle camere riunite del Congresso federale Usa. “Stiamo conducendo una campagna di massima pressione per prevenire” che la Corea del Nord si doti di un arsenale balistico, ha spiegato Trump, che è anche tornato a criticare “gli errori delle passate amministrazioni: le esperienza passate ci hanno insegnato che la compiacenza e le concessioni non fanno che invitare ulteriori aggressioni e provocazioni”, ha detto Trump “Non ripeterò gli errori delle passate amministrazioni che ci hanno condotto in questa situazione di pericolo”.
Trump ha poi continuato puntando l’indice contro gli abusi dei diritti umani da parte del regime nordcoreano: nessun paese ha detto Trump, ha oppresso i suoi cittadini in maniera “più completa o brutale” di quanto abbia fatto la “crudele dittatura” nordcoreana. “Ci basta guardare al carattere depravato del regime nordcoreano per comprendere la natura della minaccia nucleare che pone nei confronti dell’America e dei suoi alleati”, ha detto il presidente, ricordando il caso di Otto Warmbier, il cittadino Usa morto lo scorso anno dopo oltre un anno di prigionia in Corea del Nord.
Nel corso del suo intervento, Trump ha anche menzionato Ji Seong-ho, un transfuga nordcoreano che sarebbe stato torturato dalle autorità del suo paese dopo aver rubato del carbone da barattare in cambio di cibo.
La Risposta della Corea del Nord non sì è fatta attendere e ha prontamente replicato alle parole del presidente Usa, definendo la sua amministrazione una “plateale violatrice dei diritti umani”. L’agenzia di stampa del regime nordcoreano, “Korean Central News Agency” (“Kcna”) ha diffuso in lingua inglese l’annuale libro bianco di Pyongyang sulle violazioni dei diritti umani statunitensi proprio in concomitanza con il discorso sullo stato dell’Unione del presidente Usa. “Gli Stati Uniti, che si spacciano per guardiani della democrazia e campioni dei diritti umani, stanno brandendo il racket dei diritti umani, ma non potranno mai celare la loro reale identità di palesi violatori dei diritti umani”, afferma il documento diffuso dall’agenzia nordcoreana, che tra le altre cose accusa gli Stati Uniti di “discriminazione razziale e misantropia”. Le Nazioni Unite stimano che sino a 120 mila prigionieri politici siano detenuti nei gulag e nelle carceri nordcoreane.
Gli Stati Uniti hanno imposto questo mese ulteriori sanzioni a nove entità nordcoreane in risposta ai programmi balistico e nucleare di Pyongyang. I soggetti colpiti dalle sanzioni di Washington includono il ministero nordcoreano dell’Industria petrolifera e due aziende cinesi accusate di legami con i programmi bellici del regime. Il dipartimento del Tesoro Usa ha anche sanzionato 16 individui nordcoreani e sei navi di quel paese, nel tentativo di interrompere il contrabbando di merci e risorse verso Pyongyang in violazione delle sanzioni internazionali. “Il Tesoro continuerà a colpire in maniera sistematica gli individui e le entità che finanziario il regime di Kim (Jong-un) e i suoi programmi di armamento, inclusi i funzionari complici dei piani nordcoreani per l’elusione delle sanzioni”, recita un comunicato letto ieri dal segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin.
Le due aziende cinesi colpite dalle sanzioni unilaterali statunitensi sono Chengxing Trading CO., con sede a Pechino, e Dandong Jinxiang Trade Co., entrambe compagnie commerciali che secondo il Tesoro Usa hanno esportato cumulativamente 68 milioni di dollari di merci verso la Corea del Nord, e ne hanno importate da quel paese per 19 milioni di dollari. Chengxing Trading, in particolare, avrebbe esportato due tonnellate di metalli purissimi ad una controllata della nordcoreana Korea Ryonbong General Corporations, già inserita nella lista delle sanzioni statunitensi e delle Nazioni Unite.
I 16 individui colpiti dalle nuove sanzioni del Tesoro Usa includono 10 rappresentanti di quell’azienda nordcoreana in Cina, Russia e Georgia; le sanzioni proibiscono loro di possedere o controllare un qualsiasi asset o interesse nell’ambito della giurisdizione Usa, o di fare affari con cittadini statunitensi.
Dandong Jinxiang Trade avrebbe fatto affari con un’altra azienda nordcoreana sanzionata dall’Onu e dagli Usa, Korea Tangun Trading Corporation, nota anche come Korea Kuryonggang Trading Corporation, una società vicina alla Seconda accademia di scienze naturali nordcoreana, una entità coinvolta nei programmi balistico e nucleare nordcoreano.
La lista dei sei vascelli nordcoreani sanzionati include la nave da carico Ul Ji Bong 6, che il 5 settembre dello scorso anno ha trasportato un carico di carbone dal porto di Wonsan, in Corea del Nord, a quello di Kholmsk, in Russia. “Sanzioneremo altre aziende del settore petrolifero, dei trasporti e commerciale che continuano a rappresentare una linea vitale per le ambizioni nucleari del regime nordcoreano e le sue attività destabilizzanti”, ha detto Mnuchin.