Le truppe turche sono vicine al centro della città siriana di Afrin. Lo ha dichiarato Erdogan commentando oggi la terza settimana dell’operazione “Ramo d’Ulivo” avviata dalla Turchia in Siria.
Secondo quanto riferito dall’agenzia “Anadolu”, davanti al congresso del Partito giustizia e sviluppo (Akp) a Bitilis, nella parte orientale del paese, il presidente turco ha confermato che i militari di Ankara “stanno avanzando” verso il centro di Afrin e “siamo vicini”. Dal 20 gennaio scorso, le Forze armate turche hanno avviato l’operazione “Ramo d’ulivo” in Siria settentrionale.
Con l’appoggio dell’Esercito libero siriano (Fsa), gruppo che si oppone al governo di Damasco con l’appoggio di Ankara, le Forze armate turche intendono mettere in sicurezza il confine tra Turchia e Siria, eliminando le Ypg. Queste sono le milizie del partito Pyd, formazione di curdi siriani parte dell’opposizione al governo di Damasco.
Le autorità turche giudicano Pyd e Ypg, appoggiati dagli Usa, gruppi terroristici per i loro legami con il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk). Impegnato da anni in una lotta separatista contro la Turchia, il Pkk è considerato un’organizzazione terroristica da Ankara, dagli Stati Uniti e dall’Unione europea. Per il presidente turco Erdogan, l’operazione “Ramo d’ulivo” ad Afrin, poi estesa ad Azaz e comprendente anche Manbij, mira a impedire la formazione di un “corridoio del terrore” utilizzato da Pkk, Pyd e Ypg al confine tra Turchia e Siria.
Secondo quanto reso noto dallo Stato Maggiore delle forze Armate turche, sarebbero 897 i “terroristi neutralizzati” nella regione di Afrin, dall’avvio dell’offensiva militare “Ramo d’ulivo” specificando che con il termine “neutralizzati” i militari turchi si riferiscono ai terroristi catturati o uccisi.