Decine di teenager sono scesi in piazza per chiedere una stretta sulle armi dopo la strage nel liceo di Douglas in Florida.
Molti giovani si sono sdraiati per terra, con le braccia incrociate o avvolti in una bandiera come accade per i soldati, mostrando cartelloni con la scritta “sarò il prossimo”. Intanto la Casa Bianca fa sapere che Donald Trump sta lavorando su una riforma che ha come scopo quello di approfondire i controlli sul “passato” di chi acquista armi.
Trump è un difensore del secondo emendamento della Costituzione americana che prevede il diritto a possedere armi e la potente lobby americana del settore, la Nra (National Rifle Association) lo ha appoggiato, anche con ingenti donazioni, durante la campagna elettorale.
Jaclyn Clorin, studentessa del liceo Duoglas, parlando alla CNN ha dichiarato che “È molto importante che ascoltino anche la nostra voce per delineare una nuova legge”, spiegando che dopo la strage armata, nella quale hanno perso la vita 14 ragazzi e tre dipendenti della scuola, i teenager hanno creato una vero e proprio movimento che sta raccogliendo molto sostegno nel Paese.
Dopo la strage in Florida, studenti, insegnanti e politici si sono mobilitati sollecitando il presidente e il Congresso, controllato dai repubblicani ad agire subito per scongiurare altre tragedie.
Intanto oggi è apparso in tribunale, per un udienza procedurale, Nikolas Cruz, il ragazzo di 19 anni killer della Florida.