(di Francesco Matera) Un sogno che può diventare realtà per la nazionale italiana, la finale degli europei è davvero ad un passo, ultimo ostacolo la Spagna. Quella che abbiamo visto è una nazionale bella e forte che sa fare il bel calcio e soffrire allo stesso tempo, dimostrando a tutti di essere squadra. Sa verticalizzare riempire tutti gli spazi del campo e soprattutto gestire il gioco cambiando atteggiamento tattico a partita in corso. Una prova di maturità che porterà la squadra di Mancini molto lontano e non solo agli europei.
Così Nicola Barella ha commentato l’incontro in semifinale con gli spagnoli: ”Sara’ una sfida bella e difficile, fra due squadre che si assomigliano, entrambe vogliono sempre il pallino del gioco, quindi noi faremo di tutto per prendercelo e far andare i nostri avversari fuori tempo. La Spagna che ha vinto l’Europeo aveva un centrocampo formidabile, Xavi e Iniesta sono stati modelli che hanno ispirato tutti, non solo il sottoscritto. Noi cercheremo di ripetere quanto hanno fatto e magari fare anche meglio”.
Barella sull’Italia: ”Bello ricevere tanti complimenti, stiamo facendo un lavoro importante anche se a fare la differenza e’ il gruppo. Come all’Inter anche qui c’e’ una grandissima unita’ d’intenti, l’obiettivo nel mio club era vincere lo scudetto e ci siamo riusciti, qui era arrivare il piu’ lontano possibile in questa competizione e ce la stiamo facendo. Grazie a Mancini che ha trasmesso una mentalita’ vincente, scendiamo sempre in campo per vincere, e’ stato cosi’ fin dall’inizio del torneo e lo faremo fino alla fine”.
Ieri l’ultimo allenamento e tamponi per tutti, oggi da Firenze la partenza. Mancini confermerà la squadra che ha dominato il Belgio, unica eccezione la sostituzione di Spinazzola con Emerson. A proposito di Spinazzola, ieri ha lasciato Coverciano per recarsi in ospedale per la prevista operazione al tendine di Achille.
Federico Chiesa ha così commentato sul sito dell’Uefa il momento magico: ”Il nostro ct ci ha detto di fare un passo per volta. Il segreto e’ il gruppo, ci sentiamo quasi come fratelli, e questo e’ merito suo e del suo staff (di Mancini ndr) formato da tanti ex campioni”.
Chiesa sulla Spagna: ”Loro giocano in modo diverso noi siamo piu’ dinamici in tutte le fasi di gioco, pero’ entrambe le squadre puntano a tenere palla, ad un pressing alto offensivo, cercando sempre di dominare l’avversario. Loro magari lo fanno da piu’ tempo, noi sfruttiamo il possesso palla per finalizzare e costruire piu’ occasioni in attacco”. E su questo gli azzurri hanno lavorato durante l’allenamento, fatta eccezione per Toloi e Belotti che dopo la fase di riscaldamento hanno svolto un lavoro specifico, a parte, per qualche fastidio fisico, anche se nel rispetto di un programma gia’ stabilito. Quindi non sembrano esserci allarmi nel clan azzurro, e salvo imprevisti davanti a Donnarumma agiranno Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini e Emerson, nel mezzo Barella, Jorginho e Verratti, in attacco Chiesa, Immobile e Insigne.