Le azioni italiane sono crollate ieri al livello più basso da sei mesi dopo l’esito delle elezioni politiche, secondo il quotidiano “The Times”. Il giornale inglese attribuisce la causa del calo alla grande avanzata dei partiti anti-sistema ed euroscettici Movimento 5 stelle (M5s) e Lega nord e alla prospettiva di lunghe trattative per la formazione di un governo. A un certo punto della giornata di contrattazioni alla Borsa di Milano, l’indice base FTSE MIB ha perso piu’ dell’1 per cento del suo valore, chiudendo poi con una perdita di 92,23 punti a 21.819,91. Le azioni Mediaset, la rete televisiva controllata dalla famiglia di Silvio Berlusconi, hanno perso oltre il 5,5 per cento, mentre hanno registrato consistenti cali anche quelle delle banche italiane Unicredit, Intesa Sanpaolo, BPER Banca, Banco BPM e UBI Banca. Il partito di Berlusconi, Forza Italia, ha ottenuto un risultato deludente nelle elezioni e la sua coalizione di centro-destra non è riuscita a conquistare la maggioranza nel prossimo Parlamento. Tuttavia, nota il “Times”, l’ondata di vendite è rimasta confinata all’Italia e non c’è stato affatto il temuto contagio ai mercati dell’intera Eurozona che molti temevano come conseguenza dello stallo politico che e’ emerso dalle elezioni italiane. In Francia ad esempio l’indice CAC 40 ha chiuso il rialzo dello 0,6 per cento a 5.16723 punti e l’indice Dax 30 in Germania addirittura a piu’ 1,5 per cento a 12.090,87. Evidentemente, l’assenza di un’immediata minaccia alla permanenza dell’Italia nell’area dell’euro ha lasciato analisti e investitori relativamente tranquilli; ad ogni modo, secondo quanto ha detto al “Times” l’economista Adrien Pichoud della banca di investimenti SYZ Asset Management, l’incertezza provocata dalle elezioni italiane potrebbe anche indurre la Banca centrale europea a estendere il suo programma di “quantitative easing” per mantenere lo stimolo all’economia Ue.