Sminata la scissione, firmato accordo tra Conte e Grillo

Pronti alla firma del nuovo statuto del Movimento, così Vito Crimi ha annunciato il riavvicinamento tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Dopo la lunga domenica di telefonate ed incontri da remoto, finalmente la firma dell’accordo di massima e la dichiarazione congiunta: perchè una leadership chiara del M5S e’ essenziale per la tenuta democratica del Paese. La tensione aveva raggiunto la soglia massima dopo l’appoggio dei ministri 5S in Cdm dei testi della riforma Cartabia, salutata con favore da Grillo, la pagina del comico genovese è stata poi letteralmente inondata di proteste.

L’accordo raggiunto riappacifica un pò tutti e dà un ruolo di primo piano ai 7 saggi, Luigi Di Maio e Roberto Fico su tutti. La rete voterà, su una piattaforma diversa da Rousseau, prima sullo Statuto e poi sulla leadership di Conte. Per l’ex premier e’ pronto il ruolo di presidente del M5S.

Così Conte sulla sua pagina Fb: “Ora ci sono le condizioni per ripartire: piena agibilita’ politica del Presidente del Movimento, netta distinzione tra ruoli di garanzia e ruoli di azione politica, grande entusiasmo e chiaro sostegno al progetto politico. Il M5S si rialzera’ piu’ forte: non dobbiamo farlo solo per noi stessi e per quello in cui crediamo, ma per dare all’Italia tutta la forza delle nostre idee di riscatto e di cambiamento”.

Luigi Di Maio evidenzia: “Adesso dobbiamo rimanere uniti e incidere dentro il governo, per il Movimento inizia un nuovo corso”. Roberto Fico, entusiasta: “possiamo fare ancora tanto, ora remiamo tutti insieme”, sottolinea il presidente della Camera.

In tutto questo in pochi hanno letto lo statuto, l’unica certezza è la garanzia a Grillo del ruolo di Garante. Nodo tra i nodi il discorso del terzo mandato, non ancora palesato da Conte ai grillini. In assemblea Alfonso Bonafede, Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti attaccano frontalmente l’intesa. “E’ una soluzione sbagliata e rischiosa, la prescrizione e’ un valore non una bandierina”, sottolinea l’ex ministro. Ma anche la reazione dei “contiani” subito dopo l’intesa, a diversi big e esponenti della prima ora, non e’ affatto piaciuta. “Non e’ nel mio stile fare post contro amici, fratelli, compagni di mille battaglie politiche. Dopo che chiudi i social, i problemi restano”, e’ la bacchettata di Di Maio. E Patuanelli puntualizza: “non c’e’ stata alcuna interferenza, se facevamo le barricate era peggio. Cosi’ entriamo nel dibattito in Parlamento”.

Sminata la scissione, firmato accordo tra Conte e Grillo