Indirizzare la pubblicità ascoltando gli interessi della gente tramite gli smartphone è uno dei timori sollevati da molti utenti dei social network. Secondo il “Wall Street Journal” il timore non è fondato e cita una dichiarazione di Facebook in cui si nega che la compagnia usi i microfoni degli smartphone per indirizzare le pubblicità o modificare ciò che appare nella propria bacheca.
Diversi ex dipendenti Facebook e esperti informatici confermano che l’operazione non è fattibile perché, secondo Antonio Garcia Martinez, ex responsabile dei prodotti di Facebook, caricare ed esaminare un enorme volume di dati audio “appesantirebbe persino i sistemi della Agenzia nazionale per la sicurezza” e aggiunge che “occorrerebbe analizzare oltre alle parole anche i contesti nell’ambito dei quali vengono pronunciate”. Sebbene la pubblicità sia componente fondamentale della gratuità di internet, è necessario tuttavia capire come limitare le pubblicità affinché non diventino veri e propri stalker. C’è da notare che gli esperti di Facebook, tuttavia, non escludono che ascoltare non sia tecnicamente impossibile. A questo punto tenere il cellulare mobile lontano da noi, in momenti particolari della giornata, diventerà imperativo.
Basta analizzare e selezionare i profili fb degli utenti di interesse per indirizzare l’ascolto. Non è stato smentito, infatti, che ciò non si possa fare.