È di 68 morti il bilancio delle persone che hanno perso la vita durante un incendio scoppiato in una prigione a seguito di una rivolta che ha coinvolto i prigionieri presenti nella struttura.
Secondo quanto dichiarato da “Window to Freedom”, un organizzazione senza scopo di lucro che monitora le condizioni nelle prigioni del Venezuela, la rivolta sarebbe iniziata quando un detenuto armato, ha sparato colpendo un ufficiale ad una gamba. Carlos Nieto, responsabile dell’associazione, ha dichiarato che lcune delle vittime sono morte carbonizzate, altre soffocate aggiungendo che tra i morti ci sono due donne che si trovavano nel commissariato per visitare i loro parenti.
Tarek William Saab, procuratore generale del venezuela, ha dichiarato che sono già stati nominati quattro procuratore per indagare e determinare cosa esattamente sia successo a Valencia. Alcuni funzionari locali avevano in precedenza confermato solo che c’erano stati incidenti mortali e che erano in corso accertamenti per determinare il numero esatto delle vittime rifiutandosi di fornire qualsiasi stima “per rispetto alle famiglie”.
Fonti ufficiali citate dalla Bbc hanno riportato che la situazione è tornata sotto controllo, tra i morti carbonizzati c’è un poliziotto. Dopo la tragedia, decine di familiari dei detenuti si sono riuniti davanti al commissariato e sono scoppiati incidenti, sedati dalla polizia con lanci di lacrimogeni.
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