Dopo i sanguinosi scontri di ieri avvenuti al confine della striscia di Gaza, si sono svolti oggi i funerali delle vittime palestinesi.
In migliaia hanno partecipato, in diverse città della Striscia di Gaza, ai funerali dei manifestanti uccisi venerdì negli scontri con l’esercito israeliano al confine con Israele. Una folla compatta ha accompagnato le bare delle vittime, portando bandiere palestinesi, gridando slogan. Alcuni chiedevano “vendetta” per le 16 persone rimaste uccise nel venerdì più sanguinoso dal 2014.
Oggi, nonostante la crescente rabbia, sono tornati a protestare in prossimità delle zone di confine israeliana poche migliaia di palestinesi. Per fortuna nessuna vittima, la almeno 35 feriti. Intanto Hamas ha fatto sapere che 5 dei morti di venerdì erano miliziani dell’ala armata del movimento di resistenza islamica, Ezzedin al-Qassam.
La protesta, che durerà sei settimane con manifestazioni lungo la barriera di sicurezza tra Gaza e Israele, è stato organizzata per chiedere il “diritto al ritorno” dei profughi palestinesi e denunciare il blocco imposto da Israele su Gaza.