(di Francesco Rugolo) Negli ultimi mesi il rapido aumento ( e il parziale declino) di valore di molte crypto-monete ha scaturito accesi dibattiti, spesso fondati su concetti sbagliati e poco conosciuti. Un termine di largo uso quando si parla di crypto valute è “blockchain”: si tratta della tecnologia che sta alla base delle valute virtuali come il Bitcoin, tuttavia essa può essere impiegata in un gran numero di scenari diversi.
La prima blockchain fu implementata verso la fine del 2008 da Satoshi Nakamoto, la misteriosa personalità creatrice del Bitcoin, di cui non si hanno molte informazioni, si crede infatti che dietro questo nome vi sia un gruppo di persone e non un singolo individuo. Giovedì 29 marzo nella sede di Oracle a Roma si è svolto un incontro informativo con la Società R1 presentato da Paolo Gaggia (R1) e Matteo Mattei (Oracle) dove si è parlato ampiamente dell’influenza della blockchain nel mondo economico, informatico e scientifico. La blockchain è un registro pubblico, suddiviso in blocchi crittografati costituenti una “catena” (da cui il termine blockchain).
Ogni blocco contiene una serie di informazioni crittografate riguardanti il blocco precedente (hash) unitamente al timestamp, ossia l’informazione sul momento in cui la transazione nella blockchain è stata effettuata, il timestamp è conservato all’interno della catena, in questo modo ne viene garantita la sicurezza ed autenticità, in quanto per modificare un blocco bisognerebbe modificarne tutta la catena a cui appartiene. Inoltre la blockchain utilizza una connessione peer-to-peer (un architettura di rete in cui non si necessita di una gerarchia client-server, ossia ogni nodo della rete è equivalente), il che la rende sicura da attacchi in quanto i dati non sono registrati in un solo database potenzialmente vulnerabile, è infatti un sistema decentralizzato, in cui ogni nodo della rete ha lo stesso status di trust.
Le blockchain hanno un largo utilizzo in ambito bancario ed economico ma le potenzialità sono molte come ad esempio il controllo di qualità di una catena di distribuzione, il servizio di voto online o di smart contract. Oracle al termine dell’evento ha presentato la tecnologia basata su Hyperledger, una architettura di blockchain per imprese, pronta all’utilizzo e gestita in cloud pubblico o privato. Un appuntamento tra esperti della materia, al quale hanno preso parte rappresentanti di diverse società italiane interessate ad approfondire i possibili impieghi della tecnologia Blockchain.