In un comunicato stampa l’Associazione Nazionale del GOIA – Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti – ha voluto evidenziare che nonostante la proroga all’attuazione della Direttiva Comunitaria, i problemi sul territorio persistono anzi stanno avendo effetti disastrosi e per alcuni versi allarmanti per l’intera categoria.
Così, quindi il GOIA Nazionale: “Nell’attesa che la politica trovi un equilibrio per fare un Governo, vorremmo fare alcuni chiarimenti sulle problematiche che la direttiva Bolkestein continua a creare ai colleghi e alle false speranze che qualcuno continua a vendere a chi, purtroppo, sta subendo la revoca del posteggio per “circostanze sopravvenute e valutazioni correlate alla gestione del territorio”.
Abbiamo sempre detto che l’ultima proroga, prevista dalla legge di stabilità, non prevede – di per sé – l’esclusione dalla direttiva di alcun operatore. Questa affermazione è stata – purtroppo – confermata dallo stesso Ministero per lo Sviluppo Economico in un recente chiarimento che và a sconfessare le ultime dichiarazioni – rese in campagna elettorale – dal Ministro Calenda e da alcuni esponenti PD che, dopo anni di sordità agli appelli della categoria, si erano accorti che in Italia pure gli ambulanti hanno diritto di voto.
Il documento del MISE, di cui abbiamo già parlato, oltre a salvare per ora i bandi già fatti, chiarisce inoltre che la proroga non ha nessun effetto sui posteggi verso i quali è stata prevista la revoca per “circostanze sopravvenute e valutazioni correlate alla gestione del territorio”.
Per gli sfortunati colleghi che si trovano in questa situazione, quindi, la tanto millantata proroga del “così abbiamo più tempo” non può sortire alcun effetto salvifico, in questi casi specifici legati al territorio.
L’unica soluzione, come abbiamo sempre sostenuto, che salverebbe anche il lavoro di questi colleghi, è ottenere un’esclusione totale e definitiva della categoria dall’applicazione della direttiva, come avviene verso la stragrande maggioranza dei colleghi degli altri paesi ed in quest’ottica continueremo a lavorare in tutte le sedi ritenute opportune per far valere questo principio, augurando che il prossimo Governo possa svolgere un ruolo attivo e di maggiore peso anche in sede comunitaria”.