Un bambino su tre, stima il Telefono Azzurro,  resta in silenzio per paura, vergogna o senso di colpa, denuncia troppo tempo dopo, anche 20 o 30 anni dopo. Ecco perche’ l’associazione – che in occasione della Giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia ha diffuso i dati sulle segnalazioni al numero per le emergenze, attivo da quindici anni – ritiene che quello della pedofilia e della pedopornografia sia un fenomeno in larga parte sottostimato. Nel 2017, in media ogni tre giorni si è verificato un caso di abuso sessuale su minori. In quattro casi su dieci la vittima ha meno di 10 anni, con una prevalenza di bambine. Il 70% degli abusi consiste in vere e proprie violenze sessuali. Un fenomeno stabile: sono un centinaio all’anno negli ultimi tre, le segnalazioni di fatti gravi, che fa fatica ad emergere. “Capita che i bambini chiedono aiuto per altri perchè le vittime hanno paura di esporsi – osserva Ernesto Caffo, presidente del Telefono Azzurro, al convegno ‘Abuso sessuale e pedofilia: conoscere il fenomeno per rompere il silenzio’. Parlare di queste cose tra coetanei è molto importante. L’abuso molte volte avviene sia in famiglia sia nella scuola, nelle realtĂ sportive, nelle comunita’ religiose. Questo vuol dire che dobbiamo formare gli adulti, gli educatori, a cogliere segnali precoci e saper aiutare le vittime. Trovare modalitĂ di ascolto protette. Occorre far partire una campagna nazionale perchè ci sia un passo avanti”. In Europa quasi 18 milioni di bambini, segnala il Telefono Azzurro, sono risultati vittime di abuso sessuale. Spesso avvengono online: ogni 7 minuti una pagine web mostra immagini di bambini abusati sessualmente. Nel 2017 sono state individuate 78.589 pagine web contenti immagini di abuso sessuale su minori, oltre la metĂ delle vittime ha 10 anni, nel 40% dei casi l’abusante e’ conosciuto online, un mitomane cui piace esibirsi. In Italia in un anno il 114 ha avuto 1.250 segnalazioni di contenuti pedopornografici, e 23 segnalazioni di incitamento alla pedofilia. Il 6% delle denunce riguarda adescamenti online. Ma non sono solo gli adulti ad abusare di minori, prende piede tra gli adolescenti, favorito dalla facilitĂ di scambiarsi foto e video il fenomeno delle sextortion.