Francesco Amante con Scuderia Bologna Squadra Corse è lieta di annunciare la 15sima edizione della manifestazione sportiva Bologna-San Luca. Gara di velocitĂ in salita per auto storiche, la gara piĂą corta d’Europa soprannominata “la piccola Montecarlo” e, per la rapiditĂ con cui si arriva al Colle della Guardia, il motto è “2 Km mozzafiato, da correre tutta d’un fiato, solo per gli audaci…”.
L’evento si svolge il 19 e 20 maggio 2018 impegnando oltre 50 piloti che si sfideranno dall’Arco del Meloncello fino alla Basilica della Beata Vergine di San Luca passando per la terribile staccata delle Orfanelle: una pendenza del 20% per 6 tornanti che appassiona il pubblico e coinvolge i piloti in una cronoscalata impegnativa dal punto di vista tecnico.
Se all’inizio della sua storia la Bologna-San Luca rappresentava un evento storico segnato dalla voglia di rinascita in un’Italia che aveva pagato un tributo altissimo nella Seconda Guerra Mondiale, oggi la gara è l’emblema della bellezza e di quella progettazione ingegneristica che sfida le leggi dell’aerodinamica senza mai togliere l’attenzione all’eleganza delle forme, divenendo così la sintesi perfetta tra gusto e potenza dei motori.
Con un parco macchine di tutto rispetto la 15a edizione vedrĂ sfrecciare esemplari rari come: l’Alfa Romeo 6C 2300 del 1938 di Prugger Georg, l’Alta Sports del 1936 guidata dall’austriaco Harald Mossler e la splendida Ferrari 250 GT Berlina competizione del 1960 di Hofer Egon. Non mancano le rivoluzionarie Jaguar E Type di Francesco Amante e Vittorio Mandelli, rispettivamente del 1961 e 1959, vettura conosciuta, oltre che per la sua caratteristiche di guida coniugata all’estetica, per essere il mezzo del famigerato Diabolik. Presenti varie versioni della tedesca Porsche 911 e infine da menzionare la Ferrari Daytona Spider del 1970 e la rara Lancia Flavia Zagato Sportdel 1963 guidata da Palmieri Giovanni.
Quest’anno per la prima volta è stata organizzata la Parata che anticiperĂ l’apertura della gara con 15 vetture che sfileranno lungo i portici di San Luca.
Il pubblico è certamente uno dei protagonisti della manifestazione sportiva, infatti la Bologna-San Luca è entrata subito nel cuore dei bolognesi rappresentando l’occasione per assistere ad una straordinaria competizione automobilistica: una grande emozione da vivere affacciandosi lungo gli archi del Dotti costruiti 300 anni prima per proteggere i pellegrini che si recavano alla Basilica di San Luca.
Programma
Sabato 19 maggio alle ore 14.30 si effettueranno le tre salite di prova.
Domenica 20 maggio alle 9.30 inizia la gara che prevede tre manches di salite.
Mezz’ora prima delle salite partirĂ la Parata.
Al termine della gara la premiazione sarĂ fatta nella splendida cornice della Basilica di San Luca alla presenza del Rettore Don Arturo Testi.
Cenni storici
La gara, nata nel 1956 per sopperire alla mancanza di un’altra manifestazione organizzata dall’ACI di Bologna la Bologna-Raticosa, si corse solo per tre anni – nel 1956, 1957 e 1958 – vedendo la partecipazione di importanti piloti; nel triennio vinsero rispettivamente Giulio Cabianca su OSCA 1500 Sport, Edoardo Lualdi su Ferrari 250 GT e Odoardo Govoni su Maserati 2000 sport.
Per i 46 anni successivi la gara non si corse più ma nel 2004, Francesco Amante, imprenditore di Bologna appassionato di motorismo storico da molti anni, riportò in vita la manifestazione Bologna-San Luca, accendendo immediatamente un grande entusiasmo tra il pubblico e i concorrenti.
Dal 2004 a oggi la competizione si è svolta ogni anno, tranne nel 2008 e nel 2015 a causa dei lavori di restauro lungo il portico di San Luca. La prima edizione fu vinta dal bolognese Mauro Argenti su Porsche 914/6, davanti a oltre cinquanta concorrenti agguerriti.
CuriositĂ
Tra le vicende uscite dalla memoria della Bologna-San Luca ritorna la storia singolare di un incidente avvenuto nella prima edizione (15 luglio 1956). Era la corsa in salita più breve, forse la più ripida in Italia. Avvenne che un pilota coperto da uno pseudonimo, “Nando” (Ferdinando Cattani), che guidava una OSCA 1100, era giunto ad alta velocità nella curva prima del traguardo, posto più in alto del punto d’arrivo della attuale Rievocazione. La OSCA andava a urtare le balle di paglia che stringevano la curva, e finiva in testa coda prima di rimbalzare contro l’opposto muro di sostegno. Il pilota si salvava restando aggrappato alla vettura. Fu l’ultima corsa di “Nando”, che aveva portato a termine una “Aosta-Gran San Bernardo” e nella Mille Miglia del 1956 aveva realizzato il migliore tempo di classe da Brescia a Verona, prima di fermarsi. Nel precedente sabato,
in prova, “Nando” aveva segnato dal Meloncello a San Luca il tempo di 1’38”, che nel giorno della gara gli avrebbe donato il primo posto di classe. L’altra OSCA in corsa (con cilindrata 1500) era affidata a Giulio Cabianca, vincitore della prima Bologna-San Luca con il tempo di 1’24”2 (km/h. 88,930).
Più felice una vicenda avvenuta nella terza e ultima Bologna-San Luca (4 maggio 1958). Era presente una bellissima Ferrari 250 GT berlinetta (telaio 0647 GT), appartenuta a Edoardo Lualdi Gabardi, che aveva vinto il Trofeo Nazionale della Montagna del 1957. Ma questa volta il pilota era uno studente universitario di venti anni. Una settimana prima della Bologna-San Luca, Alberto Quadrio Curzio aveva conseguito la vittoria assoluta nella IIa Coppa San Marino, portando la Ferrari berlinetta da Serravalle al Palazzo del Casinò di San Marino in 5’20”6, alla media di km/h. 93,153. Non si correva nella attuale superstrada, ma sul vecchio e più difficile percorso. Dopo l’arrivo i migliori ferraristi avrebbero richiesto una verifica dei tempi di gara, meravigliati dalla velocità del pilota sconosciuto. A San Luca Quadrio Curzio riuscirà a salire in 1’22”8, preceduto solamente da Odoardo Govoni (Maserati 200 SI). Poi ebbe fine la carriera sportiva del giovanissimo studente, che non rientrò nella normalità . Professore ordinario di Economia politica nella Università di Bologna e presso la Università Cattolica di Milano, dove è stato Preside. Attualmente, Alberto Quadrio Curzio è Presidente della Accademia Nazionale dei Lincei.