Gazprom non potrà più speculare sulla vendita del gas, lo riferisce in una nota la Commissione europea, dopo aver raggiunto un accordo con il colosso della distribuzione del gas in Europa. Gli obblighi imposti rispondono a preoccupazioni nate in materia di concorrenza e raggiungono l’obiettivo di consentire il libero flusso di gas nell’Europa centrale e orientale a prezzi giusti per tutti.
La Commissione ha, in sintesi, deciso di rendere vincolanti alcuni obblighi per Gazprom (ai sensi dell’articolo 9 del regolamento antitrust dell’Ue 1/2003). Se una società viola uno di questi obblighi, la Commissione può imporre una multa fino al 10 per cento del fatturato realizzato a livello mondiale dalla società.
“La nostra decisione di oggi, ha dichiarato Vestager, il commissario Ue per la Concorrenza, mette a disposizione regole per la futura condotta di Gazprom”, obbligando il colosso energetico russo ad “adottare misure positive per integrare ulteriormente i mercati del gas nella regione e per contribuire alla realizzazione di un vero mercato interno per l’energia in Europa”.
Le nuove regole daranno, inoltre, ai clienti di Gazprom nell’Europa centrale e orientale “uno strumento efficace per assicurarsi che il prezzo sia realmente competitivo”.
Nell’aprile 2015, l’esecutivo ha inviato una dichiarazione degli addebiti (“statement of objections”) a Gazprom, esponendo un parere preliminare secondo cui la società avrebbe violato le norme antitrust dell’Ue, perseguendo una strategia globale di segmentazione dei mercati del gas lungo le frontiere nazionali in otto Stati membri (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia e Slovacchia).
Questa strategia, secondo Bruxelles, potrebbe aver permesso a Gazprom di addebitare prezzi più alti del gas in cinque di questi Stati membri (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia).
La decisione presa oggi dalla Commissione punta a porre fine a questa policy, imponendo inoltre a Gazprom una serie di regole dettagliate che cambieranno in modo significativo il modo in cui la compagnia opera nei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale.
Nello specifico, secondo quanto comunica l’esecutivo comunitario, saranno eliminati gli ostacoli contrattuali al libero flusso di gas, e Gazprom dovrà rimuovere qualsiasi restrizione posta ai clienti per la rivendita transfrontaliera del gas.
Gazprom dovrà consentire il flusso di gas verso e dalle parti dell’Europa centrale e orientale che sono ancora isolati da altri Stati membri a causa della mancanza di interconnettori, in particolare gli Stati baltici e la Bulgaria.