L’aumento delle tensioni sui mercati italiani, ha portato la differenza Btp-Bund oltre la soglia di 200 punti base; ciò, potrebbe avere ripercussioni sull’euro, anche se per ora il trend della moneta unica è stato determinato da altri fattori. E’ quanto scrivono gli analisti di Goldman Sachs nel report giornaliero ‘Global Markets Daily’: “La maggior parte del calo subito dall’euro, nel corso dell’ultimo mese, riflette altri fattori, tra cui il rallentamento del momentum di crescita dell’area euro, e il contesto di un ampio rafforzamento del dollaro. Tuttavia, a giudicare dal trend del rapporto tra l’euro e il franco svizzero, si nota come il rischio italiano abbia ricoperto un ruolo più centrale nel determinare il trend della moneta unica, soprattutto da quando le prime bozze sul contratto di governo M5S-Lega hanno iniziato a circolare. Andando in avanti, fino a quando il rischio italiano rimarrà limitato ai confini del paese, il nostro team sul forex non individua un maggiore rischio al ribasso, sull’euro, legato all’Italia. Tuttavia, nel caso in cui il rischio dovesse trasformarsi in un evento di natura più sistemica, allora l’euro sconterebbe la situazione, in modo inizialmente più visibile nel rapporto Eur-Chf e successivamente nel cambio Eur-Usd”. “Basandoci sulla sensibilità ai premi sul rischio sovrano dei paesi periferici, prevediamo dunque che il rapporto euro-dollaro potrebbe scendere di 5 grandi figure, nel caso di aumento del rischio sistemico. Se i timori si smorzassero, l’Eur-Usd salirebbe di 2-3 grandi figure, facendo tornare l’Eur-Chf a quota 1,20.
In Italia, nel frattempo, il neo premier Giuseppe Conte scrive su twitter “Mattinata di lavoro molto proficua, stiamo lavorando per dare il governo del cambiamento a questo Paese”, dopo il vertice alla Camera sugli assetti di governo.
Si inasprisce, invece, la questione della proposta del nuovo Ministro del Tesoro, Savona. Di Maio precisa: “Non voglio parlare di nomi, perché queste sono prerogative del presidente Conte e del presidente della Repubblica. Quello che vi posso dire è che c’è molta compattezza, siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti. Ci capiamo al volo” con Conte e Salvini.
In Germania, invece, inizia a serpeggiare il pessimismo e si inizia ad inveire contro le scelte del nascente governo giallo verde. Al riguardo è stato durissimo l’attacco del settimanale tedesco Der Spiegel contro “gli scrocconi di Roma”. “Il nuovo governo promette agli italiani il paradiso in terra”, ma vuole far pagare il conto ai vicini anche se non è certo un paese povero, scrive il giornalista Jan Fleischauer, ricordando che il contratto stipulato fra Lega e M5S prevede di chiedere alla Bce il condono di 250 miliardi di debiti. L’uomo “che ha fornito l’arma” che ora viene puntata verso i vicini “siede a Francoforte”, nota l’articolo prendendo di mira Mario Draghi con il suo “whatever it takes”. “Ora la Bce non ha altra scelta che continuare questa politica perchè ogni rialzo dei tassi d’interesse porterebbe l’Italia all’insolvenza”. Praticamente, scrive il magazine, si tratta di una sorta di “ricatto”. Perchè se gli italiani non rispetteranno i loro obblighi di pagamento, “l’euro finirà e la Germania avrà perso i soldi impegnati per salvarlo”. “Trovo indecente imporre il costo delle proprie decisioni politiche agli altri.. questo difficilmente si concilia con il mio concetto di democrazia”, incalza il giornalista.