Secondo un rapporto scritto dall’agenzia di spionaggio canadese, l’influenza della Cina in Nuova Zelanda è talmente estesa da minacciare i tradizionali contatti segreti tra la Nuova Zelanda e i suoi alleati occidentali.
Dalla seconda guerra mondiale, la Nuova Zelanda è stata membro dell’alleanza “Five Eyes” (accordo di sicurezza tra Regno Unito e Stati Uniti, che fornisce un quadro multilaterale per la cooperazione di intelligence tra il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda).
Un nuovo rapporto prodotto dall’intelligence canadese avverte che l’influenza politica ed economica cinese, in Nuova Zelanda, sta rendendo difficile per il paese insulare dell’Oceano Pacifico l’operato nel quadro dell’accordo.
Il rapporto, intitolato “China and the Age of Strategic Rivalry”, creato da esperti del Canadian Security Intelligence Service (CSIS), contiene un sommario delle opinioni espresse dai partecipanti al workshop, organizzato in Canada dal CSIS.
In una sezione, incentrata sull’interferenza cinese nei sistemi democratici, il rapporto suggerisce che, nonostante le sue piccole dimensioni, la Nuova Zelanda è “preziosa per la Cina […] come un ventre molle attraverso cui accedere all’intelligence dei Five Eyes”. Negli ultimi anni, sostiene il rapporto, Pechino ha adottato una “strategia aggressiva” che ha preso il potere di cooptare le élite politiche ed economiche in Nuova Zelanda come mezzo per influenzare il processo decisionale politico nel paese.
Secondo quanto emerge dal rapporto, la Cina cerca di ottenere vantaggi nei negoziati commerciali, sopprimere le opinioni negative sulla Cina, facilitare lo spionaggio e controllare le opinioni della comunità di espatriati cinesi in Nuova Zelanda. In definitiva, Pechino cerca di “sottrarre la Nuova Zelanda […] dai suoi partner tradizionali -militari e dell’intelligence-” come mezzo per affermare la sua influenza regionale ed, eventualmente, globale.
Il mese scorso, Peter Mattis, l’ex analista cinese per la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti, parlando davanti alla Commissione di revisione economica e della sicurezza USA-Cina, ha affermato che la posizione della Nuova Zelanda nell’alleanza “Five Eyes” è impalpabile a causa della forte influenza del Partito comunista cinese in Nuova Zelanda. La stessa sarebbe così profonda da sollevare interrogativi sul se il paese dell’Oceano Pacifico possa continuare a condividere le informazioni con gli altri membri dell’alleanza “Five Eyes” o meno.