I capi dell’Intelligence di Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud si incontreranno a Seul a porte chiuse questa settimana. Un incontro molto importante per riavvicinare Corea del Sud e Giappone dopo la querelle diplomatica di questi ultimi due anni che ha rischiato di compromettere la cooperazione dell’intelligence tra i due Paesi. L’accordo, noto come GSOMIA (General Security of Military Information Agreement), è nato nel 2016 con la garanzia americana, con l’obiettivo di agevolare la condivisione delle informazioni tra la Corea del Sud e il Giappone sui programmi missilistici e nucleari della Corea del Nord.
A rendere vacillante l’accordo le rivendicazioni storiche. La Corea del Sud, più di una volta pubblicamente, ha chiesto al Giappone una cospicua riparazione finanziaria per aver indotto alla prostituzione donne ed aver utilizzato cittadini coreani nei lavori forzati, durante l’annessione della Corea al Giappone dal 1910 al 1945.
Tokyo ha rigettato al mittente la richiesta attuando un boicottaggio massivo delle merci giapponesi verso la Corea del Sud limitando così l’esportazione di componenti di elettronica, fondamentali nell’industria cantieristica e automobilistica sudcoreana. Ha poi rimosso la Corea del Sud dall’elenco dei paesi privilegiati alle esportazioni in Giappone. La Corea del Sud ha quindi, minacciando di non rinnovare il GSOMIA, anche se a poche ore prima della scadenza del GSOMIA, Seul ha annunciato che avrebbe prorogato il trattato.
In sostanza si era creata una situazione non più tollerabile che si ripercuoteva negativamente anche sull’accordo GSOMIA. A porre rimedio direttamente i numeri uno dei servizi di intelligence, Il direttore dell’intelligence nazionale degli Stati Uniti, Avril Haines, e il direttore del gabinetto dell’intelligence giapponese, Hiroaki Takizawa, incontreranno Park Jie-won, il capo dell’intelligence nazionale della Corea del Sud.
I tre funzionari si incontreranno a porte chiuse per “rafforzare la loro cooperazione trilaterale di intelligence”, secondo un rapporto pubblicato dalla stampa locale coreana. C’è anche una rinnovata speranza a Seoul e Tokyo che le relazioni tra le due nazioni possano essere ricucite, dopo l’elezione di un nuovo governo in Giappone all’inizio di questo mese, sotto il primo ministro Fumio Kishida. I funzionari dovrebbero anche discutere gli sforzi per riavviare i negoziati con la Corea del Nord su una serie di questioni. Il mese scorso, il presidente sudcoreano Moon Jae-in si è offerto di avviare negoziati con la Corea del Nord volti a redigere una dichiarazione formale per porre fine ufficialmente alla guerra di Corea del 1950-1953.