La banca dati del Dipartimento del Tesoro cambia tecnologia. Entro il 28 febbraio le PA dovranno consolidare i dati riferiti al 31/12/2019
Modalità più semplici e dirette per l’aggiornamento del patrimonio immobiliare detenuto dalle Pubbliche Amministrazioni, con l’introduzione di un approccio di “rilevazione continua”, che consentirà alle Amministrazioni coinvolte di comunicare solo le variazioni rispetto a quanto già dichiarato.
A circa dieci anni dalla nascita, la banca dati del Dipartimento del Tesoro sugli immobili pubblici detenuti dalle P.A. italiane cambia tecnologia e logica di aggiornamento, grazie alla migrazione su una nuova piattaforma tecnologicamente più avanzata. La banca dati già oggi costituisce un esauriente strumento conoscitivo a disposizione di tutti, dal singolo cittadino al decisore politico, alimentato da oltre 8.000 Amministrazioni – previsto dalla Legge n. 191/2009 – e con informazioni su più di 2 milioni e mezzo di unità immobiliari, tra fabbricati e terreni.
La nuova logica di alimentazione, orientata al consolidamento e al miglioramento della qualità dei dati, è incentrata sulla univocità delle informazioni relative al bene immobile e sulla loro condivisione tra le Amministrazioni.
La prima fase della transizione al nuovo sistema di rilevazione terminerà il 28 febbraio 2022, data entro la quale le Amministrazioni potranno verificare le informazioni presenti a sistema e aggiornare i dati relativi ai beni in proprietà e a quelli detenuti al 31 dicembre 2019, per la successiva trasmissione dei dati.