Si tratta la tregua, ma l’assedio continua. Ieri primo round dei negoziati tra Ucraina e Russia, con Putin che chiede la neutralita’ di Kiev e il riconoscimento della sovranita’ russa sulla Crimea. “Abbiamo trovato punti su cui e’ possibile trovare un terreno comune“, affermano da Mosca. Kiev conferma che ci sara’ un secondo round di colloqui. Ma intanto denuncia attacchi aerei piu’ pesanti subito dopo i negoziati di ieri, mentre il convoglio militare russo alle porte della capitale ucraina e’ ora lungo oltre 60 km. Il sindaco di Kiev parla di attacco “non-stop” da parte delle truppe di Mosca. Zelensky accusa la Russia di “crimini di guerra” per il bombardamento su Kharkiv.
INGRESSO UCRAINA NELL’UE. La plenaria del Parlamento europeo votera’ oggi la risoluzione per far ottenere all’Ucraina lo status di candidata all’ingresso nell’Ue, dopo la richiesta di adesione fatta da Zelensky. L’Europa ha chiuso il suo spazio aereo alla Russia e Mosca ha fatto lo stesso con le compagnie di 36 paesi, tra cui l’Italia. Storica decisione della Svizzera, che si allinea alle sanzioni Ue. Johnson oggi si rechera’ in Polonia ed Estonia. Ieri gaffe del premier britannico: le sanzioni occidentali mirano a “far cadere il regime di Putin”, ha detto il portavoce poi smentito.
La Germania frena sulla richiesta dell’Ucraina di entrare nell’Unione europea. “Tutti siamo consapevoli che un’adesione all’Ue non e’ qualcosa che si possa fare in alcuni mesi”, ha detto a Berlino la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, dopo un incontro con il suo omologo sloveno Anze Logar. Un obiettivo del genere “si porta dietro un profondo e intenso processo di trasformazione”, ha aggiunto la numero uno della diplomazia del governo guidato da Olaf Scholz. Baerbock ha poi sottolineato che “l’Ucraina e’ una parte della casa europea e l’Ue e’ sempre stata una casa dalle porte aperte, da parte non nostra non c’e’ chiusura”. A detta della ministra degli Esteri di Berlino, “oltre all’Ue ci sono molte istituzioni volte ad impegnarsi per la pace e la sicurezza sul continente europeo”.
ITALIA. Via libera all’unanimita’ del Cdm al nuovo decreto con aiuti anche militari all’Ucraina e con le norme per riaprire le centrali a carbone se dovesse mancare gas dalla Russia. Confronto tra maggioranza e opposizione per definire una risoluzione unitaria da votare oggi in Parlamento dopo le comunicazioni di Draghi: dubbi di Lega, M5s sull’invio delle armi a Kiev. Chi sara’ coinvolto “nella consegna di armi letali” all’Ucraina “sara’ ritenuto responsabili per qualsiasi conseguenza di questa azione“, ha minacciato ieri Mosca.
ECONOMIA RUSSA. Effetto domino sull’economia russa dopo il varo delle sanzioni internazionali. Nonostante i tentativi della banca centrale di frenarne la caduta raddoppiando i tassi di interesse, il rublo e’ sprofondato al minimo storico. La Borsa di Mosca rimane chiusa anche oggi per evitare il collasso del listino, coi titoli dei colossi dell’economia russa sprofondati ieri sui mercati internazionali. Oggi vertice dei ministri delle Finanze del G7.
Il gigante russo Gazprom ha annunciato un accordo per sviluppare il suo gasdotto Siberia-2 per fornire alla Cina 50 miliardi di metri cubi all’anno di gas naturale attraverso la Mongolia. L’amministratore delegato Alexey Miller ha firmato un accordo con il vice primo ministro mongolo Sainbuyangiin Amarsaikhan per svolgere i lavori per la costruzione dell’oleodotto.
A quanto si apprende Gazprom ha inoltre prenotato circa un terzo della capacità di transito del gasdotto amal-Europa per lunedì-martedì per le forniture in direzione ovest. Non è certo, tuttavia, che la società utilizzerà tale capacità per fornire volumi di gas effettivi lungo la rotta, che aveva funzionato per lo più in modalità inversa, dalla Germania alla Polonia, dalla fine di dicembre.
BIDEN. Nella videoconferenza degli alleati occidentali, tenuta dal presidente americano, Joe Biden, e a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, gli alleati hanno “deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adeguarsi a una “nuova normalita’” nella sicurezza europea”. Lo rende noto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dando conto della telefonata. Gli alleati hanno riaffermato “la loro forte unita’ e impegno a continuare a lavorare insieme per affrontare la piu’ grave minaccia alla sicurezza euro-atlantica degli ultimi decenni“. Hanno messo in evidenza “il pacchetto senza precedenti di misure restrittive adottato a seguito del comportamento aggressivo della Russia“, hanno ribadito “l’invito alla Russia a fermare immediatamente la guerra, ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina e tornare sulla via del dialogo” e hanno convenuto di continuare “il loro stretto coordinamento sui passi successivi, tra loro e con l’Ucraina“.
Alla riunione hanno preso parte anche il primo ministro britannico Boris Johnson; il premier canadese Justin Trudeau; il presidente francese Emmanuel Macron; il cancelliere tedesco Olaf Scholz; il presidente polacco Andrzej Duda; il presidente rumeno Klaus Iohannis; i presidenti di Consiglio europeo e Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, e il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
Stoltenberg ha ricordato che “la Nato ha gia’ rafforzato le difese alleate, anche attraverso il dispiegamento di elementi della Forza di risposta della Nato nella parte orientale dell’Alleanza” e che “gli alleati hanno anche deciso di adottare ulteriori misure per garantire la sicurezza e la difesa di tutti gli alleati e continueranno ad adattarsi a una ‘nuova normalita” nella sicurezza europea”.