I sistemi dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica che monitorano la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia hanno smesso di trasmettere dati; ieri c’e’ stata un’interruzione simile dal sito di Chernobyl: l’Aiea si dice “preoccupata”. Zelensky crede intanto “che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff” di Putin.
“Bombardare un ospedale dei bambini e’ la prova definitiva che e’ in corso il genocidio degli ucraini”: lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, in un video messaggio su Telegram, definendo l’attacco “oltre l’altrocita’” oltre che “un crimine di guerra”. Parlando in russo, in un evidente appello agli invasori, Zelensky si e’ chiesto, secondo quanto riporta il Guardian: “Un ospedale per bambini, un reparto maternita’. Come minacciavano la Federazione Russa? Che Paese e’, che ha paura degli ospedali, dei reparti maternita’ e quindi li distrugge? Erano dei piccoli nazionalisti (detti Banderovites)? Le mamme incinte avrebbero sparato su Rostov? Qualcuno nel reparto maternita’ ha umiliato i russofoni? O stavano de-nazificando l’ospedale?”. Tornando poi alla lingua ucraina, ha detto: “Europei, ucraini, residenti di Mariupol, dobbiamo unirci nella condanna della Russia per questo crimine che riflette tutto il male che gli invasori ci hanno portato, su tutte le citta’ distrutte… che non avevano mai minacciato la Russia”.
“Europei! Non potrete dire di non aver visto cosa e’ accaduto agli ucraini, cosa e’ accaduto ai residenti di Mariupol!”.
Alla base del danno collaterale, secondo fonti della Difesa Usa, ci sarebbe l’evidenza dell’utilizzo da parte della Russia delle “bombe stupide“, le cosiddette bombe a caduta libera che non hanno un obiettivo preciso. Lo riporta il Washington Post. La fonte precisa di non sapere se “si trattasse di ordigni cosi’ concepiti o di un errore” ma quello che e’ stato constatato e’ “un aumento dei danni a infrastrutture civili e un numero sempre crescente di vittime tra la popolazione”.
Aerei russi hanno condotto raid sul norsd-est dell’Ucraina questa notte, in particolare hanno colpito la citta’ di Okhtyrka, nella regione di Sumy, stando ad un amministratore locale citato dalla Bbc, secondo cui sono state prima colpite zone residenziali e un gasdotto alle 00.30 ora locale oggi. Mentre circa 10 minuti dopo e’ stata la volta della capitale regionale Sumy e del villaggio di Bytytsia. Non e’ ancora chiaro se vi siano vittime.
La Russia “non sta abbandonando i suoi piani di accerchiare” la capitale ucraina Kiev. Lo sottolineano i militari ucraini nel piu’ recente aggiornamento degli sviluppi sulla battaglia. Nella nota, citata dalla Bbc, il capo di Stato maggiore dell’eserito ucraino afferma che le sue “forze di difesa stanno respingendo e frenando” l’offensiva russa “in tutte le direzioni”.
Sono tra i 5.000 e i 6.000 i soldati russi morti in combattimento nelle prime due settimane di conflitto in Ucraina. Lo riferisce una fonte Usa citata da Cbs. Secondo il funzionario americano, i feriti nell’esercito di Mosca sono tra i 15.000 e i 18.000. La fonte ha definito le perdite “molto, molto significative”.
Con tutta probabilita’ mercenari russi sono stati dispiegati per combattere in Ucraina a sostegno dell’operazione russa. Lo sostiene il ministero britannico della Difesa che cita informazioni di intelligence, in un recente tweet. Si ricorda che “lo Stato russo quasi certamente mantiene contatti con gruppi di mercenari nonostante cio’ sia stato ripetutamente negato” e si sottolinea che mercenari russi “sono stati accusati di commettere abusi dei diritti umani in diversi paesi, come Siria, Libia e la Repubblica Centrafricana”.
DAGLI USA. La Casa Bianca ha avvertito del rischio che la Russia “usi armi chimiche” in Ucraina. In un post su Twitter nel quale respingeva come “falsita’” le affermazioni del ministero degli Esteri russo secondo cui gli Usa stanno sviluppando armi chimiche e biologiche in Ucraina al confine con la Russia, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaky ha sottolineato che “tutti dovremmo stare allerta rispetto all’uso di armi chimiche da parte della Russia o aspettarci che Mosca le usi per creare un pretesto, e’ uno schema chiaro”.
Ieri primo voto al Congresso Usa per l’approvazione del budget, il testo al vaglio comprende anche 14 miliardi di dollari per l’Ucraina. Questi fondi dovrebbero consentire a Kiev di proteggere la sua rete elettrica, combattere gli attacchi informatici e dotarsi di armi difensive. Il pacchetto include anche oltre 2,6 miliardi di dollari in aiuti umanitari e piu’ di 1 miliardo di dollari per sostenere i rifugiati in fuga dall’Ucraina. Il pacchetto comprende anche oltre 6,5 miliardi di dollari per il Pentagono, che saranno utilizzati in particolare per il dispiegamento di truppe nella regione. Vengono inoltre stanziati fondi per finanziare la risposta contro Mosca, a cominciare dalle sanzioni contro gli oligarchi russi.
Gli Usa invieranno due sistemi di difesa missilistici Patriot alla Polonia, lo ha reso noto il comando Usa in Europa.
Oggi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden avra’ un colloquio telefonico con il presidete turco Recep Tayyip Erdogan per discutere gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. La vice presidente americana Kamala Harris e’ arrivata a Varsavia dove nelle prossime ore avra’ colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il premier Mateusz Morawiecki. Al centro degli incontri la questione del trasferimento di jet polacchi all’Ucraina anche se il Pentagono, qualche ora fa, ha ribadito essere fuori discussione per il momento.
Cittadini americani stanno raccogliendo armi da inviare al fronte agli ucraini in prima linea per difendere il loro Paese dall’invasione della Russia. Lo riporta il Guardian. Si tratta in particolare di migliaia di giubbotti anti-proiettili e munizioni. Secondo quanto dichiarato dal dipartimento Usa per il Commercio, ci sono molte richieste da parte di privati cittadini per esportare armi verso l’Ucraina. Domande che il dipartimento sta cercando di elaborare rapidamente. “Il dipartimento ha elaborato rapidamente le richieste di esportazione di armi da fuoco e munizioni in Ucraina d’accordo con le autorita’ preposte e in base alle procedure vigenti”, ha spiegato un portavoce del dipartimento.
VENEZUELA CONTRO L’OCCIDENTE. Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha avvertito che per l’intervento armato in Ucraina esiste il “pericolo reale” dello scoppio di una guerra nucleare mondiale. Durante un intervento alla tv di Stato venezuelana Vtv, Maduro ha insistito che “c’e’ un pericolo reale che si scateni una guerra nucleare nel mondo. C’e’ questo pericolo, e il Venezuela suona il campanello d’allarme. Il Venezuela denuncia questa situazione per risvegliare la coscienza mondiale”. Sviluppando il suo discorso, il capo dello Stato venezuelano ha sostenuto che in realta’ “la guerra mondiale e’ gia’ iniziata”, e nella “sua prima fase e’ economica, con sanzioni, embarghi, incertezza nell’approvvigionamento di petrolio, carburante, ferro, acciaio, grano, fertilizzanti, mais, riso, e materie prime in genere”. C’e’, ha proseguito, “incertezza nei prezzi, nella fornitura di generi alimentari, di prodotti energetici, per l’uso delle valute, del sistema finanziario, per piegare la resistenza di Paesi, regioni“. Oggi, ha poi detto, “c’e’ guerra al confine meridionale della Russia a causa di coloro, Europa, Occidente e Nato che non hanno rispettato gli accordi (di Minsk), di coloro che hanno tentato di circondare la Russia e prenderla di mira con armi nucleari, di coloro che hanno annunciato che l’Ucraina avrebbe avuto armi nucleari puntate contro la Russia” Questi “sono i responsabili del conflitto armato”, ha assicurato, aggiungendo che “la nostra avvertenza e’ che la guerra economica non si intensifichi ulteriormente e diventi a una guerra militare, o cio’ che e’ peggio per l’umanita’ e per la sopravvivenza della nostra specie su questo pianeta, una guerra nucleare”.