#magliettarossa della discordia. Tante le polemiche con Salvini,”non ho la maglietta rossa”

In migliaia  hanno risposto all’appello di Libera di indossare magliette rosse “per fermare l’emorragia di umanità”. L’hashtag #magliettarossa è tra i primi della classifica Twitter di sabato: da una parte l’adesione record all’iniziativa in solidarietà ai bambini migranti morti in mare, dall’altra le polemiche del ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Che peccato in casa non ho trovato neanche una maglietta rossa da esibire oggi”. “Gliela porto molto volentieri al Viminale. Un piccolo gesto, fatto con rispetto”, ribatte don Luigi Ciotti, fondatore di Libera. L’iniziativa, lanciata da Libera e Gruppo Abele, è promossa da Arci, Legambiente, Anpi e dal giornalista Francesco Viviano.

Il colore non è un caso: è lo stesso dei vestiti scelti dalle madri per i propri figli durante la traversata nella speranza che, in caso di naufragio, richiami l’attenzione dei soccorritori. Il rimando al piccolo Aylan Kurdi, simbolo della tragedia dei migranti, è immediato. Sui social Salvini attacca il giornalista Gad Lerner che si fa fotografare vestito di rosso. “Maglietta rossa e rolex, fantastico”, tuona Salvini.

“Tranquillo, costa sicuramente meno dei suoi numerosi cambi d’abito quotidiani – rassicura Lerner -. Il mio è un vecchio Rolex d’acciaio comprato nel 1992 grazie ai primi guadagni televisivi. Senza datario”. Il conduttore televisivo non è l’unico operatore dell’informazione oggetto di polemica. Il deputato della Lega Alessandro Morelli, presidente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, se la prende con i giornalisti di RaiNews24 andati in onda indossando magliette rosse: “È grave, perché così facendo il servizio pubblico radio-televisivo smette di essere pluralista per diventare partigiano. Si tratta di un’iniziativa vergognosa e deontologicamente imbarazzante”, e annuncia la richiesta di provvedimenti alla prossima Commissione parlamentare di Vigilanza Rai.

Anche Laura Boldrini  invita a “restare umani” e a “organizzare il dissenso, trasformandolo in progetti e speranze”. La strage di migranti in mare “non è solo una responsabilità di chi oggi fa altre scelte con modalità che ci lasciano perplessi o ci offendono: facciamo un’analisi di coscienza, abbiamo delegato troppo agli altri”, avverte don Ciotti.

#magliettarossa della discordia. Tante le polemiche con Salvini,”non ho la maglietta rossa”

| ITALIA |