Alla fine Giorgia Meloni l’ha spuntata: chi prenderà più voti avrà il compito di indicare il premier. I sondaggi che vedono Fdi volare oltre il 25% sono non potevano essere ignorati da Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che saggiamente, questa volta, hanno deciso di fare squadra per vincere, in maniera netta, le elezioni e mandare a casa la maggior parte degli attuali parlamentari, ma soprattutto non far vincere il Pd che stranamente anche quando perde riesce sempre a governare. La vittoria dovrà, pertanto, essere ampia e soprattutto dovrà poter contare su una coalizione solida con un programma unico e condiviso. Un’alleanza granitica a prova di scossoni futuri.
Matteo Salvini, finalmente, cambia la sua narrativa e a riunione ancora in corso: “Decidono gli italiani: chi prende un voto in più, indica chi governerà l’Italia nei prossimi cinque anni”, rimarca intervistato dal Tg5. E rivendica sorridente: “La squadra è compatta“.
La riunione del centrodestra è avvenuta per la prima volta dopo tanto tempo lontano dalle ville del Cavaliere nella sala Salvadori della Lega. Berlusconi è arrivato mano nella mano con la compagna Marta Fascina, seguito dal vice Antonio Tajani e dalla senatrice Licia Ronzulli.
Matteo Salvini è arrivato insieme al ministro Giorgetti, mentre FdI è rappresentato da Giorgia Meloni e Ignazio La Russa. L’aria è distesa e tra un caffè e l’altro si ribadisce che vale la regola che fu applicata per le politiche del 2018: ogni lista della coalizione correrà da sola con il proprio simbolo e al migliore, per numero di consensi, l’onore di indicare il successore di Draghi. Gli alleati prendono anche l’impegno di aprire un tavolo sul programma elettorale e per presentarsi con una lista unica per le circoscrizioni all’estero. Sul tavolo non si affronta il tema delle amministrative nel Lazio e soprattutto in Sicilia – per il bis di Nello Musumeci, su cui insiste Meloni – e in Lombardia dove ormai è quasi scontro aperto tra Attilio Fontana e Letizia Moratti.
A quanto si legge in una nota congiunta del centrodestra uscita questa notte: “È stata trovata intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Si presenterà una lista unica nelle circoscrizioni estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore”.
La spartizione dei collegi elettorali definita nel vertice di centrodestra prevede, a quanto si apprende, 98 seggi a FdI, 70 alla Lega, 42 a Forza Italia, compreso l’Udc, e 11 a Noi con l’Italia più Coraggio Italia.